Alcol servito a minorenni in occasione della serata in cui, nel centro di Perugia, è avvenuto lo stupro di una 15enne. Un fatto il cui principale sospettato – 19enne residente nell’Assisano – è stato arrestato dai carabinieri. Questa la causa che ha portato alla sospensione temporanea – per 30 giorni – della licenza ad un bar del centro storico di Perugia, il Caffè Vannucci. La Divisione di polizia amministrativa, sociale e dell’immigrazione è entrata in azione nella mattinata di venerdì per eseguire il provvedimento del questore Antonio Sbordone sulla base dell’articolo 100 del Tulps.
LO STUPRO E L’ARRESTO DEL 19ENNE
Le indagini
La novità è emersa in seguito alle indagini dei carabinieri di Perugia in merito alla violenza sessuale: circa una decina gli shottini – a testa – che i minorenni hanno bevuto prima di proseguire la serata in via della Strega. A loro si sono poi aggiunti altri giovani, tra i quali il 19enne arrestato dall’Arma.
«Assoluta mancanza di rispetto della normativa»
Così la questora di Perugia in una nota: «Una decisione importante che nasce dalle indagini condotte dall’Arma dei carabinieri e coordinate dalla procura della Repubblica di Perugia in merito alla violenza sessuale su minore recentemente consumatasi in centro storico, nell’ambito delle quali emergeva anche la somministrazione di bevande ad alto contenuto alcoolico a minori all’interno del citato bar. Il provvedimento è motivato anche da ragioni di tutela dell’ordine e della scurezza pubblica, con la finalità di prevenire episodi connessi all’abuso di sostanze alcoliche, come si è accertato essersi verificato in occasione delle recenti liti occorse nel centro storico cittadino. È stata accertata l’assoluta mancanza del rispetto della normativa vigente, da parte del gestore del bar, relativa all’ accertamento dell’età dei propri clienti prima della mescita dei super alcolici. Il questore ha pertanto disposto, con specifico provvedimento notificato al responsabile dell’esercizio commerciale nella mattinata odierna, l’immediata sospensione e chiusura del locale per 30 giorni».
«Saremo inflessibili»
Così il questore Sbordone: «Saremo inflessibili nel nostro compito di far rispettare le leggi ancor più quando dal mancato rispetto di esse possono derivare conseguenze pericolose per i nostri giovani. Il costante monitoraggio, degli esercizi commerciali e di ritrovo, al fine di assicurare il rispetto delle norme e la regolarità della fruizione degli spazi pubblici continuerà ad essere una priorità dei servizi di polizia».