Perugia, nuova sede per la Lega: «Un punto di ascolto»

Fontivegge, il leader del ‘Carroccio’ Matteo Salvini protagonista in via Martiri dei Lager. «‘Buco’ Montefalco? Loro modello di bellezza e valorizzazione territorio»

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«Questo è un punto di partenza e non di arrivo». Così Matteo Salvini venerdì mattina ha esordito a Perugia in occasione dell’inaugurazione della nuova sede del ‘Carroccio’, in via Martiri dei Lager 154: il leader del Lega, oltre a trattare di temi nazionali, si è brevemente soffermato anche sulla questione legata all’assessore Enrico Melasecche – assessore e consigliere al contempo – e al Comune di Montefalco, nel mirino dell’opposizione per il disavanzo da oltre quattro milioni di euro.

VANDALIZZATA LA SEDE DELLA LEGA. CONDANNA DEL PD

Il punto di ascolto

Salvini – in conferenza stampa con lui il segretario regionale Virginio Caparvi, l’assessore del Comune di Perugia Luca Merli e il senatore Simone Pillon, commissario della Lega a Perugia – ha parlato della nuova sede come un «punto di ascolto per il quartiere e per la città, non chiediamo né tessere né soldi. Un quartiere difficile da certi punti di vista, ma non c’è nulla di impossibile. L’ambizione – ha aggiunto – è di dare a lungo un buon governo leghista alla Regione ed alla città».

Montefalco

Cenno anche alle polemiche riguardanti Montefalco: «Vorrei – la risposta di Salvini sul tema – che tutti i Comuni avessero gli amministratori di Montefalco e fossero valorizzati come quello; è un modello di bellezza, valorizzazione del territorio e promozione turistica. Ho l’impressione che Pd e M5S non toccheranno ‘palla’ per i prossimi trent’anni in Umbria».

Melasecche e Coletto

Poi un passaggio – non viene mai nominato – su Melasecche. Salvini ha ribadito il pensiero espresso già in periodo di elezioni: «Non cambio idea e continuo a ritenere che chi fa l’assessore fa l’assessore e il consigliere il consigliere. Tutto ciò rispettando i tempi della presidente Tesei che era ed è una grande donna. Punto. E non è una questione personale». Se ne parlerà ancora. Infine Luca Coletto e la possibilità di una sua candidatura in Veneto: «Resta qui, sta svolgendo un buon lavoro. Squadra che vince non si cambia».

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