Perugia, intesa tra Università e Procura della corte d’appello

Convenzione per la realizzazione di attività di formazione e informazione, sviluppo di progetti, collaborazioni scientifiche e tirocini

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Realizzazione di attività congiunte in ambiti di comune interesse, con riferimento a formazione e informazione, sviluppo di progetti condivisi, collaborazioni scientifiche e organizzazione di eventi. Mercoledì, nella sala del dottorato di palazzo Murena a Perugia, è stata firmata e presentata la convenzione quadro fra l’Università degli studi di Perugia e la Procura della corte d’appello di Perugia. L’intesa consentirà, inoltre, agli studenti di svolgere attività di stage e tirocinio presso la Procura della corte d’appello del capoluogo.

Un’occasione per l’Università

«Oggi è un giorno speciale perché due istituzioni importanti si incontrano e provano a declinare, in forma concreta, una leale collaborazione», ha evidenziato il rettore Maurizio Oliviero. «Per l’Università è un’occasione di particolare rilevanza perché proviamo a mettere in moto un processo che consenta alle nostre migliori eccellenze, e non solo, di entrare in contatto con le attività che normalmente svolge la Procura e ristabilire un forte senso di collaborazione con le istituzioni primarie del nostro Paese». Per il procuratore generale della Repubblica presso la corte d’appello Sergio Sottani, «la leale collaborazione è un principio fondamentale, le istituzioni cooperano per un interesse comune, ovvero quello di rendere conto delle attività. La collettività deve sapere come vengono utilizzate le risorse, il principio di segretezza non significa non trasparenza. Questo protocollo ha lo stesso spirito del piano di resilienza nazionale, per ripartire in un’ottica di ricostruzione, anche del tessuto sociale: ufficio del processo con utilizzo di giovani risorse; informatica; organizzazione. Una delle carenze da sempre è che spesso chi si laurea in giurisprudenza non ha mai frequentato un ufficio giudiziario, noi, grazie a questo accordo, diamo la possibilità di frequentarlo con i tirocini».

Attività trasparente

«Una grande occasione per mettere in campo le conoscenze maturate e di vedere all’opera e imparare da questo tentativo applicativo», è intervenuto Luca Bartocci, delegato per il settore bilancio e programmazione all’Università di Perugia. «Un’idea geniale da parte del Procuratore perché le pratiche di rendicontazione sociale non sono una novità ma sono un fenomeno fragile; tante esperienze nascono, tante si interrompono, questo tentativo va nella direzione di interiorizzare la pratica e di renderla stabile. Con estremo piacere ho dato la mia disponibilità e quella di un gruppo di docenti che metteranno a disposizione del progetto le loro competenze». Il progetto innovativo, predisposizione del bilancio sociale, «mette in luce altri rilievi di un ufficio giudiziario che normalmente non sono conosciuti», ha evidenziato il dirigente amministrativo della Procura generale Luisa Lucia Marsella. «Tutto il tessuto amministrativo in genere non viene messo in evidenza. Vogliamo rendere trasparente tutta l’attività che compie l’ufficio. Parleremo di una Procura generale che viene vista come centro di costo, che riveste il ruolo di stazione appaltante. Sono tutti compiti venuti fuori negli ultimi anni. Nel bilancio sociale vogliamo mettere in evidenza i costi del personale amministrativo, ma anche costi che vengono realizzati dall’ufficio e l’economia che risulta fuori da un corretto esercizio di tali attività». Per il dipartimento di giurisprudenza, è intervenuto infine il professore ordinario del dipartimento di giurisprudenza Andrea Sassi, «si tratta di iniziative fondamentali. Uno degli obietti della nuova governance è quello di creare una sinergia stretta con gli operatori del diritto e performare anche in maniera pratica i giovani che quando escono dall’università devono avere contezza di quanto trovano fuori. E’ una convenzione molto importate. La Procura ha uno sguardo privilegiato e funzioni di coordinamento e consente al giovane di rendersi conto di ciò che accade».

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