Perugia, patronati e Caaf chiusi per un’ora

Protesta del sistema dei servizi Cgil contro i tagli della legge di stabilità: «Siamo un punto di riferimento per migliaia di utenti»

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Protesta patronati e Caaf Cgil Perugia contro Legge di Stabilità - 12 novembre 2015 (1)L’hanno definita una ‘piccola dimostrazione’ di ciò che potrebbe accadere se il governo, nella Legge Stabilità, confermasse i tagli previsti al fondo patronati e ai Caaf. Di fatto è stata una protesta che si è realizzata nella chiusura per un ora di 14 sedi del sistema dei servizi Cgil in tutta la provincia di Perugia.

Protesta patronati e Caaf Cgil Perugia contro Legge di Stabilità - 12 novembre 2015 (3)Tagli su tagli «Ci fermiamo oggi per non doverci fermare davvero domani – ha spiegato Filippo Ciavaglia, segretario generale della Camera del lavoro -. Questo perché i 148 milioni di tagli previsti dalla finanziaria, 100 per il sistema servizi fiscali e ulteriori 48 per il fondo patronati, non ci consentiranno di continuare a svolgere tutti quei servizi gratuiti, di assistenza previdenziale e fiscale, che oggi offriamo ai cittadini per conto dello Stato».

Effetti nefasti Lo slogan scelto dalla Cgil di Perugia per rappresentare il malumore di operatori e utenti non poteva essere più diretto: «Siamo Inc…ati». E in effetti i numeri danno l’idea del lavoro svolto: nel 2014 la società fiscale della Cgil di Perugia ha svolto 120 mila pratiche, mentre l’Inca, solo nei primi dieci mesi del 2015, ha accolto 130 mila utenti. «Una domanda che cresce continuamente – hanno sottolineato i responsabili dei servizi, Amedeo Zupi e Sandro Piergentili – e che già oggi non riusciamo a soddisfare completamente. Ma quello che succederà dal 2016, se questi tagli saranno confermati, sarà che decine di migliaia di persone che finora hanno fatto affidamento sulla nostra rete capillare sul territorio, non avranno più risposte e si riverseranno negli uffici pubblici, dall’Inps all’agenzia delle Entrate. Di questo gli enti, le istituzioni e anche i nostri parlamentari che si apprestano a votare la legge di stabilità, devono esserne consapevoli».

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