Perugia, Ponte D’Oddi e Montegrillo: allarme sicurezza

Gli abitanti dei due quartieri si sentono abbandonati dalle istituzioni: «Pronti a scendere in piazza»

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di Rosaria Parrilla

Lo hanno già fatto, ma gli abitanti di Ponte D’Oddi e Montegrillo sono pronti a scendere in piazza di nuovo, se fosse necessario, per attirare l’attenzione dell’amministrazione comunale riguardo al problema sicurezza.

La protesta Le due frazioni lamentano di essere state abbandonate e di sentirsi sole, soprattutto da quando è stata chiusa la caserma dei carabinieri Fortebraccio, trasferitasi la scorsa estate ad Elce. Negli ultimi tempi, poi, la percezione di insicurezza è aumentata dopo la rapina a mano armata avvenuta venerdì pomeriggio in un supermercato di Montegrillo.

La richiesta E ora le associazioni locali, visto anche il silenzio del primo cittadino del capoluogo umbro, Andrea Romizi, stanno pensando di riunirsi la prossima settimana per fare il punto e capire come muoversi. Emanuela Caporali, presidente del Comitato Ponte D’Oddi Montegrillo, nato due anni fa, quando si parlava di chiudere, per effetto della spending review del governo Mario Monti, la caserma di Ponte D’Oddi, dice a umbriaOn: «Ovviamente l’episodio di venerdì scorso ha scosso e non poco gli abitanti della zona. Proprio per questo motivo la prossima settimana ci sarà una riunione con tutti i rappresentati delle associazioni locali per capire cosa dobbiamo fare e che aria tira tra la gente e successivamente vogliamo capire anche le intenzioni del sindaco. Il problema sicurezza riguarda tutta la città e la nostra richiesta, già fatta in passato, di un presidio operativo giornaliero nella zona, in sostituzione della caserma, rimane una delle nostre priorità».

Priorità a Fontivegge Il tema, però, non è nell’agenda del primo cittadino, che lo ha ribadito, ad onor di cronaca, in un incontro che si è tenuto con il circolo di Ponte D’Oddi. Per il momento, infatti, l’attenzione dell’amministrazione comunale è tutta rivolta alla riqualificazione del quartiere di Fontivegge, biglietto di accesso del capoluogo umbro e da sempre teatro di fatti di cronaca: spaccio a cielo aperto, risse, siringhe lasciate a terra e negozianti che si chiudono dentro i propri esercizi commerciali. Una scelta che seppur giusta nelle intenzioni ha fatto storcere il naso a qualcuno, come agli abitanti di Ponte D’Oddi e Montegrillo.

Par condicio «Come siamo scesi in piazza contro la chiusura della caserma Fortebraccio all’epoca dell’amministrazione di Wladimiro Boccali – sottolinea Caporali – se sarà necessario, organizzeremo un’altra manifestazione per avere maggiori attenzioni e risposte concrete alle nostre richieste». E proprio all’indomani della rapina al supermercato di Montegrillo, molti residenti di Ponte D’Oddi hanno fatto sentire la loro voce su Facebook, accusando le istituzioni locali di essere assenti, ma anche il silenzio da parte del Comitato.

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