Due impianti di autolavaggio – già oggetto di un ordine di sospensione – sono stati sequestrati dai carabinieri della Compagnia di Perugia e del Nucleo ispettorato del lavoro a Castel del Piano e Corciano. In entrambe le situazioni è stata riscontrata la presenza di lavoratori non in regola: i titolari dei due esercizi sono stati denunciati all’autorità giudiziaria e sanzionati con pesanti contravvenzioni.
Lavoro ‘nero’ Nell’autolavaggio di Castel del Piano è stato individuato un lavoratore extracomunitario senza una regolare assunzione e privo del permesso di soggiorno. Più grave la situazione della struttura di Corciano, la cui attività era stata già sospesa in precedenza, dove i militari hanno individuato tre lavoratori di nazionalità straniera, intenti a pulire un’auto, completamente ‘in nero’: senza contratto e senza alcuna tutela previdenziale e assistenziale. Uno dei tre, clandestino, è risultato anche già espulso dalla questura di Perugia.
Denunce e sanzioni Per i due impianti è scattato il sequestro preventivo ed i titolari – un 31enne residente a Fiumicino e un 32enne domiciliato a Perugia, entrambi egiziani – è scattata la denuncia penale. In totale sono state elevate sanzioni per 21 mila euro per diverse violazioni in materia di igiene e salute sul posto di lavoro.
Gli obiettivi L’attività rientra nell’ambito dei controlli messi in campo dai carabinieri – unitamente all’Ispettorato del lavoro, alla Direzione territoriale del lavoro e alla Usl – per contrastare lo sfruttamento del lavoro ‘nero’ e tutelare la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro. Le verifiche hanno riguardato diversi autolavaggi operanti nel territorio perugino e proseguiranno anche in futuro.