Scrittrice, giornalista ma anche traduttrice e ‘ultimista’, come amava dire di sé. Si è spenta mercoledì, alla soglia dei 72 anni che avrebbe compiuto il 28 agosto, Clara Sereni.
La sua vita Nata a Roma nel 1946, figlia di Emilio Sereni, dirigente del Pci, la scrittrice, che da anni si era trasferita a Perugia, aveva dedicato la sua vita all’impegno politico e culturale, oltre che sociale. Il suo libro d’esordio, Sigma Epsilon, del 1974, fu una fotografia, in chiave autobiografica, del frenetico impegno politico della sua generazione. Tredici anni dopo pubblicò Casalinghitudine, una sorta di ‘ricettario’ che lega insieme eventi del proprio passato. Manicomio primavera, del 1989 e il romanzo Il gioco dei regni, del 1993, gli valsero la fama a livello nazionale.
L’impegno sociale Non solo letteratura A lungo impegnata in politica, a Perugia fu vicesindaco con delega alle politiche sociali dal 1995 al 1997, Clara Sereni ha fondato anche la fondazione La città del sole onlus, di cui fu presidente per i primi undici anni dalla fondazione, nel 1998. Suo figlio Matteo, avuto dal matrimonio con lo sceneggiatore Stefano Rulli, soffre infatti di autismo dalla nascita. Dall’anno di fondazione, ancora oggi La città del sole onlus si occupa di integrare in società soggetti con disabilità psichiche e mentali medio-gravi. Da questa esperienza è nato anche il film girato dallo stesso Rulli ‘Un silenzio particolare’, che narra l’esperienza di vita del figlio Matteo, protagonista della pellicola.
Editorialista per i quotidiani L’Unità e Il Manifesto, la Sereni ha anche tradotto e curato opere di Balzac, Stendhal, Madame de La Fayette. Tra i suoi ultimi romanzi ‘Via Ripetta 155’ si classificò in finale al premio Strega 2015.
La presidente della Regione, Marini «Ho appreso con profondo dolore della morte di Clara Sereni – ha affermato la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini – e voglio esprimere il mio sincero cordoglio, e quello della giunta regionale, per la scomparsa di una donna che ha lasciato un segno profondo in quanti hanno avuto, come me, l’onore di conoscerla personalmente ed in quanti l’hanno conosciuta attraverso i suoi libri. Libri di successo, tra cui mi piace ricordare il romanzo Il gioco dei regni. Clara Sereni è stata una intellettuale, scrittrice e giornalista, una donna dalla personalità forte e dalla straordinaria carica umana. Fortemente impegnata nel sociale, ha promosso tra l’altro la fondazione della Onlus Città del sole a favore dei disabili psichici e mentali, è stata anche donna delle istituzioni. Con lei se ne va una figura straordinaria».
Il sindaco di Perugia, Romizi «La scomparsa di Clara Sereni – il cordoglio di Andrea Romizi e dell’amministrazione comunale – rappresenta una grave perdita per la città di Perugia per lo straordinario impegno che questa grande donna ha portato avanti in ambito politico, culturale, ma soprattutto sociale ponendosi, sempre in prima persona, a tutela dei più deboli e svantaggiati. Si deve proprio a Clara Sereni, tra le altre cose, la creazione a Perugia nel 1998 della fondazione Città del sole-onlus, di cui è stata presidente, il cui scopo principale è costruire progetti di vita individuali per persone con disabilità psichica e mentale altrimenti a rischio di emarginazione. Nel 2004 tutta la comunità cittadina rimase colpita per la partecipazione della scrittrice, insieme al marito Stefano Rulli, al film-documentario “un silenzio particolare”, riguardante l’esperienza di vita della coppia con il figlio Matteo».
La presidente del consiglio regionale, Porzi «Profondo cordoglio da parte mia e del consiglio regionale che rappresento, per la scomparsa di Clara Sereni. Con lei scompare un simbolo di serietà e umanità, testimoniata dalla fondazione Città del Sole – Onlus, impegnata a favore dei disabili psichici e mentali gravi e medio-gravi».
La vicepresidente del Centro pari opportunità Umbria, Berrettini «Amo leggere, leggo molto. Pochi libri nella mia vita hanno lasciato il segno come ‘Il gioco dei regni’ di Clara Sereni. Lo lessi alla sua uscita, nel 1993, ormai 25 anni fa. Eppure ricordo le parole, i pensieri, le lacrime e i sorrisi. Ricordo le vite intense e cariche di storia che scorrevano il quelle pagine. Poche volte un libro mi ha lasciato una così vivida immagine della mia stessa vita per il solo fatto di essere stata immersa nelle sue pagine», ricorda Sonia Berrettini, vicepresidente del Centro pari opportunità Umbria. «Allora sento di dover salutare Clara Sereni ringraziandola, sento di doverle un tributo, sento di esserle profondamente riconoscente per quello che mi ha dato, per avermi fatto immergere nella storia di esistenze meravigliose, per avermi fatto vivere quei giorni più intensamente di altri e per portarne la memoria per sempre. E per un’autrice penso sia un merito grande e magnifico».
La Cgil dell’Umbria è «in lutto per la scomparsa di Clara Sereni, intellettuale e grande scrittrice che ha sempre messo le donne al centro della sua produzione letteraria. Non si può non ricordare il suo impegno politico, nel 1995 accettò di ricoprire la carica di vicesindaco in un momento di grande spirito di rinnovamento che vide l’elezione di Maddoli, intellettuale ed espressione della società civile. Lei con le deleghe al sociale voleva far diventare il disagio un tema importante per l’amministrazione comunale (ricordiamo ad esempio il progetto della banca del tempo), ma non trovò il sostegno necessario e l’esperienza terminò con delle sofferte dimissioni nel 1997. Da tempo non appariva in pubblico. Perugia e l’Umbria devono essere orgogliose di avere avuto una concittadina così illustre».