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Home » Piano tutela acque: «Nel 2017 il nuovo»

Piano tutela acque: «Nel 2017 il nuovo»

di Francesca Torricelli
18 Novembre 2016
in Ambiente e salute, Attualità, Dal territorio, Politica
Tempo di lettura: 3 minuti di lettura
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Per fine anno sarà pronto il nuovo piano tutela delle acque dell’Umbria e all’inizio del 2017 si avvierà la fase di approvazione definitiva. «Con la preadozione in giunta regionale, abbiamo ormai avviato la fase finale dell’aggiornamento del piano regionale di tutela delle Acque. Entro il prossimo 31 dicembre, così come prevede la legge, saremo in grado di adottare definitivamente la proposta che a quel punto andrà in approvazione», dichiara l’assessore regionale all’ambiente, Fernanda Cecchini.

Partecipazione pubblica L’assessore annuncia anche  che ci sarà l’avvio di una fase di partecipazione pubblica con i soggetti interessati, comprendenti le associazioni di categoria e professionali e tutte le associazioni di protezione ambientale riconosciute e quelle presenti sul territorio regionale. La durata della partecipazione è fissata in 30 giorni, entro i quali tutti i soggetti interessati potranno inviare le proprie osservazioni e suggerimenti.«Subito dopo – continua – sarà predisposta la versione finale, alla luce delle attività precedenti, apportando all’attuale documento tutte le migliorie del caso. Rispetteremo così i tempi previsti dalla normativa di riferimento e per la notifica del piano alle autorità di distretto idrografico ed al Ministero dell’ambiente per acquisire il prescritto parere obbligatorio».

Piano di tutela delle acque I piani di tutela delle acque sono stati introdotti nel 1999, in sostituzione dei piani di risanamento delle acque predisposti dalle Regioni ai sensi della legge Merli, e in Umbria il primo piano fu approvato nel dicembre del 2009. Il territorio della Regione Umbria rientra nel distretto idrografico ‘Appennino Centrale’ e, per una piccola porzione di territorio nel distretto idrografico ‘Appennino Settentrionale’. «Tra gli obiettivi del piano c’erano (e ci sono) – dice Cecchini – quelli di prevenire e ridurre l’inquinamento e attuare il risanamento dei corpi idrici inquinati; conseguire un generale miglioramento dello stato delle acque ed una adeguata protezione delle acque destinate a usi particolari; concorrere a perseguire usi sostenibili e durevoli delle risorse idriche, con priorità per quelle potabili e mantenere la capacità naturale di autodepurazione dei corpi idrici nonché la loro capacità di sostenere comunità animali e vegetali ampie e ben diversificate». L’assessore aggiunge anche: «Per far ciò sono stati individuati specifici obiettivi che riguardano la qualità dei corpi idrici, il rispetto dei valori limite agli scarichi, l’adeguamento dei sistemi di fognatura, collettamento e depurazione degli scarichi idrici, l’individuazione di misure per prevenire e ridurre l’inquinamento nelle zone vulnerabili e nelle aree sensibili, l’individuazione delle misure per la tutela delle altre aree protette e delle misure per la conservazione, il risparmio, il riutilizzo ed il riciclo delle risorse idriche».

Aggiornamento del piano «Oltre all’obbligo normativo che prescrive la revisione del piano tutela della acqua – dice Cecchini -, l’aggiornamento del piano imponeva la verifica dei dati conoscitivi e delle attività poste in essere negli anni scorsi, confrontati con i risultati attesi e quelli ottenuti. Nella proposta di nuovo piano la giunta regionale ha confermato tutti gli obiettivi del precedente e ne ha aggiunto altri ormai divenuti indispensabili nel contesto europeo di riferimento. In particolare vogliamo contribuire ad aumentare la conoscenza dell’evoluzione quantitativa e qualitativa delle risorse idriche nei confronti dei cambiamenti climatici e dei fenomeni di desertificazione e siccità per adeguare i processi produttivi e di vita sociale ai cambiamenti climatici ed alla scarsità di risorse idriche nonché vogliamo cercare di ridurre la vulnerabilità della risorsa idrica e contrastare la riduzione delle risorse».

L’Arpa Umbria Ai fini dell’aggiornamento del piano, l’Arpa Umbria ha sviluppato e aggiornato le attività relative alle pressioni puntuali e diffuse, esercitate dall’attività antropica sui corpi idrici sotterranei e superficiali ed ha definito lo stato ambientale dei corpi idrici fluviali e lacustri, sulla scorta del primo ciclo di monitoraggio, come previsto dalla direttiva quadro.

Consultazione pubblica Nel corso del 2015 è stata avviata la consultazione e partecipazione pubblica per raccogliere indicazioni e suggerimenti per la stesura dell’attuale proposta di aggiornamento di piano. Incontri istituzionali si sono avuti a Foligno ed a Perugia, oltre ad alcuni incontri con gli uffici regionali e due specifici con le associazioni dell’imprenditoria agro-zootecnica. «Questo lungo ed approfondito lavoro – ha concluso l’assessore Cecchini – ci ha portato alla preadozione di un testo finale che sarà portato in partecipazione nel corso delle prossime settimane, e all’inizio del prossimo anno, dunque, potrà avviarsi la fase di approvazione definitiva del nuovo piano».

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