Piediluco, chiusura della filiale bancaria: scatta la petizione

I cittadini: «Si tratta di un’operazione fortemente penalizzante per noi, per le attività commerciali anche limitrofe e per la Federazione italiana di Canottaggio»

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«La filiale bancaria di Piediluco non può chiudere». È questo il messaggio alla base della petizione partita il 2 aprile da alcuni cittadini che hanno appreso che dal mese di giugno chiuderà lo sportello di Piediluco della Cassa di risparmio di Orvieto. «Si tratta di un’operazione fortemente penalizzante per i cittadini, le attività commerciali anche limitrofe e anche per la stessa Federazione italiana di Canottaggio, che ha sede a Piediluco».

«Scongiurare la chiusura»

Pur comprendendo i ragionamenti che spingono a ipotizzare una razionalizzazione delle risorse umane ed economiche a causa dell’attuale situazione economico-finanziaria globale, «riteniamo che lasciare un borgo, ma soprattutto un territorio dalla forte connotazione turistica su cui gli enti locali (soprattutto la Regione dell’Umbria) stanno puntando con investimenti e progetti senza un istituto di credito sia una enorme perdita in quanto, nonostante le peculiarità, si rischia di non farcela più. L’attuale agenzia bancaria di Piediluco, sin dalla sua apertura, ha rappresentato un presidio territoriale importante, offrendo servizi di primaria importanza per i cittadini ed i turisti, come lo sportello Bancomat. Riteniamo pertanto che la chiusura della filiale vada scongiurata con tutti i mezzi possibili, anche per non impoverire ulteriormente la comunità, già oggetto di importanti riduzioni dei servizi come quello operato da Poste Italiane, che ha unilateralmente deciso di ridurre l’apertura dell’ufficio postale di Piediluco a due giorni alla settimana. Ci rivolgiamo quindi al sindaco e al presidente della Provincia di Terni, alla presidente della Regione Umbria e ai direttori degli istituti di credito umbri, affinché si attivino immediatamente presso l’attuale istituto di credito al fine di verificare se sono in atto trattative per una eventuale cessione della filiale ad altra banca, ed in caso affermativo, se l’eventuale istituto subentrante è disponibile a mantenere lo sportello attualmente attivo a Piediluco, mentre, in caso negativo, chiediamo che siano intrapresi eventuali colloqui con altri istituti presenti in città al fine di verificare la loro disponibilità ad aprire anche a Piediluco».

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