Piediluco, grosso ramo precipita al suolo

Travolte alcune imbarcazioni: per fortuna il fatto è avvenuto quando la zona era deserta

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L’unica cosa certa è che poteva finire molto peggio. E che adesso si scatenerà la bagarre per cercare di capire chi pagherà i danni.

I danni fatti dall'albero

I danni fatti dall’albero

Il pioppo La faccenda è andata, più o meno, così: nel cuore della notte tra sabato e domenica, un grosso ramo di un pioppo è, semplicemente, venuto giù. Si è spezzato – il fatto che quegli alberi siano pericolanti e pericolosi è noto a tutti – e è precipitato in una zona normalmente praticabile, nel settore riservato alla Federazione canottaggio, ma parto al pubblico, ed ha distrutto una serie di imbarcazioni che erano ‘parcheggiate’ sugli stalli a loro riservati. La pesantezza del ramo e la leggerezza delle imbarcazioni hanno fatto sì che, praticamente, tutto ciò che è stato coinvolto al crollo sia da buttare.

 

L'area interessata

L’area interessata

I rischi Il fatto che il crollo si sia verificato di notte, spiega Sandro Piccinini, consigliere comunale ternano del Pd: «Ha evitato che qualcuno rischiasse di farsi molto male, visto che di giorno in quella zona c’è sempre un bel via vai di gente, sia di atleti che di visitatori». Ma secondo lui «l’episidio non può essere minimizzato, visto che di alberi a rischio, in quell’area e non solo, ce ne sono molti e la situazione è veramente molto pericolosa».

 

 

Chi paga i danni?

Chi paga i danni?

La convenzione L’area in questione è di proorietà comunale, ma affidata in convenzione alla Federazione canottaggio, ma c’è un ‘piccolo’ problema: «Non è stato mai definito – dice Piccinini – un ‘piano di conduzione tecnica’ dell’area stessa tra i tre soggetti interessati, il Comune, la Federcanottaggio e il Circolo canottieri Piediluco, così non si capisce bene chi debba occuparsi della manutenzione e della tenuta in sicurezza. Poi succede che un grosso ramo viene giù e noi siamo qui a dire che per fortuna non si è fatto male nessuno».

Albero tagliato Adesso, quindi, potrebbe sorgere un altro tipo di contenzioso: chi paga i danni? Il pioppo, comunque, alla fine è stato tagliato dai vigili del fuoco, ma altri suoi ‘fratelli’ incombono ancora sopra le barche e, soprattutto, sopra le teste di chi, di giorno, circolano sotto di loro.

 

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