Piscine Stadio Terni: Codici si rivolge alla Corte dei Conti umbra. «Fare chiarezza»

Nuova mossa dell’associazione: «La convenzione sottoscritta dal Comune è, secondo noi, irregolare»

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La questione Piscine dello Stadio di Terni finisce alla Corte dei conti. A renderlo noto è l’associazione Codici che nelle scorse settimane ha attivato una class action con l’obiettivo di ottenere il rimborso a favore degli abbonati che, a causa dell’improvvisa chiusura del 17 gennaio, non hanno potuto utilizzare la struttura.

Piscine Stadio Terni, Codici ha deciso: «Class action per il rimborso degli utenti»

La novità ed i non rimborsi

«Abbiamo deciso – spiega Massimo Longarini, segretario di Codici Umbria – di portare la questione all’attenzione della Corte dei Conti. Alla base di questo c’è il rinnovo da parte del Comune di Terni della convenzione con la società che gestisce l’impianto. A nostro avviso si tratta di un comportamento scorretto. La società, infatti, ad oggi non ha ancora rimborsato gli abbonati. Crediamo che sulla scelta del Comune, che contestiamo con forza, sia opportuno il pronunciamento della Corte dei Conti». «Con il passare dei mesi – aggiunge Ivano Giacomelli, segretario nazionale di Codici – la vicenda delle Piscine dello Stadio di Terni invece che risolversi, diventa sempre più ingarbugliata e paradossale. La realtà è sotto gli occhi di tutti. C’è un impianto che ha chiuso per alcuni mesi e ci sono degli abbonati che non hanno potuto usufruire dei servizi previsti nel pacchetto sottoscritto e pagato. Al di là dei motivi della sospensione delle attività, è evidente che i consumatori hanno subito un danno ed hanno quindi il diritto di essere rimborsati».

Terni, Piscine stadio: «Il 7 luglio riapriamo»

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