Terni, Piscine stadio: «Il 7 luglio riapriamo»

Svelato martedì mattina che la gestione provvisoria fino al prossimo settembre sarà in mano alla toscana Virtus Buonconvento

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Mastrofini, Proietti e Valeri

di Fra.Tor.

Le Piscine dello stadio riaprono, ora c’è la data: giovedì 7 luglio. «Per il momento riprenderanno le attività natatorie sia nelle piscine interne che in quella esterna, per tutto il resto c’è ancora molto da fare». A parlare è il presidente di Piscine dello stadio srl, Alessandro Mastrofini, in riferimento all’impianto chiuso dal 17 gennaio scorso per le problematiche con l’ormai ex subconcessionario Pds Sport & Fun srl, svelando che la gestione provvisoria fino al prossimo settembre «sarà in mano alla toscana Virtus Buonconvento. Si tratta di una società sportiva dilettantistica guidata dal presidente Gianluca Valeri e con Cristina Fabiano nel ruolo di vice, con sede legale a Poggibonsi e amministrativa a Siena».

VIDEO
Le interviste ad Alessandro Mastrofini e Gianluca Valeri

Piscine stadio Terni: c’è il gestore, riapertura slitta a luglio

Il bar interno

Si riparte con non poche difficoltà

Il presidente della Virtus Buonconvento, Gianluca Valeri, ha spiegato che «ci occupiamo di attività sportiva natatoria e contemporaneamente della gestione di impianti sportivi. Qualche mese fa abbiamo avuto l’incarico in concessione per una gestione ponte transitoria, ma nulla ci vieta che potremo essere interessati anche per il futuro. Per ora, questi mesi estivi, sono un test un po’ per tutti noi. Certo, i tempi sono stati stretti, ma siamo riusciti ad organizzare l’attività estiva dovendo pensare anche ai piccoli dettagli come, ad esempio, l’acquisto di ombrelloni e sdraio e stiamo sistemando tutto il discorso del personale. Abbiamo ricontattato tutti i dipendenti della ‘vecchia’ gestione, molti di loro avevano già trovato nuova collocazione, ma alcuni siamo riusciti a reintegrarli: abbiamo al momento quattro assunzioni a tempo determinato per la segreteria e assistenza al cliente, più altri 12 collaboratori circa. Riaprirà il servizio bar ed esternalizzeremo, invece, il servizio di pulizia. Per i clienti le tariffe per ingressi e abbonamenti restano invariate e cercheremo di censire la situazione dei vecchi clienti per avere con loro il più possibile un approccio collaborativo. Non sarà facile perché ci risulta praticamente impossibile entrare nei software, ma faremo il possibile per non lasciare scontento nessuno. Ovviamente le società sportive che negli anni passati si allenavano alle Piscine dello stadio le aspettiamo a braccia aperte. Speriamo davvero che tutto vada per il meglio».

Terni, vicenda piscine stadio: ora c’è anche sentenza di fallimento

I lavori fatti e tutto quello che ancora c’è da fare

Il lavoro in questa imponente struttura è tutt’altro che concluso, considerando che la cifra investita dal concessionario per la rimessa a norma e il funzionamento è di circa 400 mila euro. «Il vecchio gestore – ha evidenziato il presidente di Piscine, Alessandro Mastrofini – ci ha lasciati in un mare – forse è meglio dire piscina; ndr. – di guai. Siamo in causa dal 2017 e con il Covid abbiamo avuto più di un rinvio. Vi dico solo che il vecchio gestore non apre i registri contabili nemmeno al curatore fallimentare. Comunque per quanto riguarda il pozzo siamo ok, l’acqua è potabile, stiamo ancora rimettendo a posto gli spogliatoi del piano terra, sia dal punti di vista idraulico che di muratura e per questa estate saranno in funzione solamente quelli al primo piano. Puntiamo ad arrivare a settembre con l’intera manutenzione completata e quindi proseguire con le attività natatorie anche nel prossimo inverno. Resta il grande nodo del fitness: le attrezzature, a causa del fallimento, sono tutte sotto sequestro, quindi nel corso dell’estate dobbiamo assolutamente trovare una soluzione. Un’ipotesi potrebbe essere quella di far partecipare il nuovo gestore all’asta, ma è ancora tutto da vedere e valutare».

«Un punto di riferimento»

«Sono stati mesi difficili, in cui è stato detto di tutto», ha detto infine l’assessore alla sport Elena Proietti. «Questa situazione poteva essere prevista? Dalle carte vi dico di no. È successo tutto all’improvviso, in maniera repentina. Sia noi come Comune che il concessionario siamo stati lasciati a piedi senza preavviso. Ma ora, come promesso, siamo qui a restituire alla città una struttura che negli anni si è affermata come punto di riferimento per l’intera città e non solo. Con la riapertura del 7 luglio abbiamo raggiunto un primo risultato significativo ed è sicuramente un buon segnale il fatto che il nuovo subconcessionario abbia voluto utilizzare almeno in parte il personale precedentemente impiegato nelle Piscine».

L’associazione dei consumatori Codici Terni

Sull’impianto sportivo interviene con una nota anche l’associazione dei consumatori Codici Terni. «Sono mesi – si legge – fin dal principio di questo 2022, che Codici Terni tenta di fare luce sulla vicenda delle Piscine dello stadio. L’impianto sportivo, polivalente e di avanguardia, è stato inaugurato solo pochi anni fa ed è divenuto il punto di riferimento di cittadini e di sportivi, adulti e minori. Il Comune di Terni, con concessione del’11 marzo 2012, ne ha affidato la realizzazione, la manutenzione e la gestione alla Piscine dello stadio srl. Quest’ultima aveva il diritto di concederne la gestione a soggetti terzi purché gli stessi fossero in possesso di determinati requisiti e purché garantisse, solidalmente, la manutenzione e gli obblighi derivanti dagli impegni assunti dal subconcessionario. Sono note le vicende di questi ultimi mesi. L’impianto è stato chiuso e la società subconcessionaria è fallita. Dal momento della chiusura molte promesse da parte di politici ed assessori ma nessun impegno concreto, di natura contrattuale, nei confronti di cittadini (veri titolari della struttura e del diritto a praticare sport) ed abbonati. Solo silenzio. Codici Terni si è così attivata e solo dopo molti mesi e puntuali richieste di accesso agli atti generalizzato e l’intervento del dottor Matteo Sperandeo, responsabile della prevenzione della trasparenza per il Comune di Terni, è stato possibile ottenere il contratto di concessione dell’11 marzo 2012. Se per un verso è emersa la piena responsabilità contrattuale del concessionario (la Piscina dello stadio srl) per altro verso è risaltata l’assoluta assenza di meccanismi di garanzia (carta dei servizi, fidejussioni bancarie) approntati dal concedente a favore di cittadini ed utenti». Il centro per i diritti del cittadino delegazione di Terni scrive quindi al Comune di Terni, evidenziando che «alla luce del contratto di appalto tra Comune e Piscine dello stadio, si ritiene la piena responsabilità della società concessionaria e dell’Ente concedente nel cagionare l’interruzione del servizio oggetto di appalto a favore dell’intera cittadinanza nonché dei tanti utenti che hanno pagato l’abbonamento. Il Comune di Terni dovrà dimostrare di aver provveduto agli accertamenti ed inoltre dovrà giustificare la mancata previsione contrattuale di una fideiussione a carico della società concessionaria a garanzia degli utenti (non tutelati neanche dalla prescrizione di una Carta dei servizi). La società Piscine dello stadio srl, a propria volta, è responsabile nei confronti dell’intera collettività e degli abbonati per aver interrotto il servizio e non aver proceduto al rimborso degli abbonamenti. Invitiamo quindi il Comune e la società Piscine dello stadio srl all’immediato ripristino del servizio ed al risarcimento di tutti gli utenti interessati dalla interruzione dei servizi oggetto di abbonamento. Decorsi 15 giorni dal ricevimento di questa nostra comunicazione, non potremo che valutare l’ipotesi un class action a tutela della collettività nonché di un esposto alla Corte dei Conti».

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