Pista Lungonera già ferma? «Non esiste»

Terni: lavori sospesi per la mancanza di spazi? Il rup Nannurelli smentisce: «Se una persona è scontenta ce ne faremo una ragione». Filipponi (Pd): «Gli spazi non ci sono»

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Lavori per la costruzione della pista ciclabile pedonale di via Lungonera Savoia già fermi? La voce, sulla base di carenza di spazi dall’altezza di un noto negozio di frutta e verdura in poi, si è fatta spazio nel pomeriggio di lunedì ma a ‘stopparla’ è il responsabile unico del procedimento, per conto del Comune di Terni, Federico Nannurelli.

Federico Nannurelli

«Si va avanti»

«Questa informazione non è corretta – afferma Nannurelli – perché i lavori vanno avanti e nessuno li ‘stoppa’. I commercianti della zona, tramite l’avvocato Sara Quarantini, avevano inviato una proposta di variante in corso d’opera al progetto esecutivo approvato e appaltato. In qualità di rup, però, non ho approvato tale variante, avendo acquisito il parere contrario dei progettisti e tenendo conto che le proposte dei commercianti non andavano nell’interesse pubblico né veniva incrementata la sicurezza stradale, anzi».

Il confronto

«Oggi pomeriggio (lunedì, ndR) – prosegue il funzionario comunale – sono stato sul posto personalmente e ho illustrato ai commercianti, nella fattispecie al titolare del negozio di frutta e verdura, unico presente, che la situazione è stata affrontata bilanciando gli interessi pubblici e quelli privati. Pertanto andremo a realizzare delle aree riservate per il carico e scarico, in numero sufficiente e poste di fronte alle zone dove c’è maggiore incidenza di attività commerciali. La pista ciclabile è stata progettata rispettando tutti i criteri di legge, a partire dalle dimensioni, e la strada presenta i requisiti di sicurezza necessari per poter garantire i flussi di traffico secondo le nuove gerarchie».

«Opera in linea con una città che evolve»

«Quella zona, una volta che i lavori saranno completati, sarà perfettamente organizzata e verrà meno tutto quel caos che si registra attualmente. Di conseguenza – osserva Nannurelli – l’azione che è stata fatta dal Comune è quella di garantire un’infrastruttura nuova e adeguata ai canoni di una città che evolve e comunque rispettosa dei criteri normativi, sia dal punto di vista del progetto che dei lavori in corso. Al termine dell’incontro di oggi pomeriggio, dopo aver illustrato gli elementi di dettaglio, c’è stato un chiarimento che credo esaustivo».

«Uno scontento? Ce ne faremo una ragione»

«Ora andiamo avanti con i lavori senza alcun tipo di sospensione – conclude il rup -, che non sarebbe legittima stante anche l’assenza degli elementi per disporla. Siamo sereni perché stiamo conducendo un importante lavoro per la città. Una variante in corso d’opera per realizzare quattro posti auto, se accolta, avrebbe rappresentato un precedente non corretto. Nell’ambito della dinamica organizzativa e decisionale, che spetta ai noi tecnici, riteniamo di dover andare avanti secondo quanto previsto. La gestione della procedura amministrativa relativa al diniego ha superato tutte le fasi previste dalle norme. Se una persona, dico una, non è soddisfatta del nostro lavoro, ce ne faremo una ragione».

Filipponi (Pd): «Spazi insufficienti»

Non la vede così Francesco Filipponi, capogruppo del Pd in consiglio comunale: «All’atto pratico le misure sono davvero limitate in caso di contestuale presenza sulla carreggiata di un mezzo pesante e di un suv. Peggio ancora, all’atto pratico sono al limite del necessario, se non insufficienti, in caso di presenza di un mezzo pesante in stazionamento e di un autobus o di un’ambulanza. Oggi per fortuna si è solo, per così dire, creata una fila e questo ha indotto a qualche riflessione postuma. Forse si potevano tenere in maggiore considerazione le istanze della minoranza».

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