Due appartamenti Ater in via Papa Giovanni XXIII, nel quartiere di San Giovanni. Sono stati aperti lunedì pomeriggio nell’ambito del Pnrr grazie al lavoro degli assessorati al welfare/lavori pubblici ed edilizia residenziale pubblica.
Il progetto, come ricordano da palazzo Spada, riguarda la presa in carico di 12 beneficiari inseriti all’interno di un percorso finalizzato all’autonomia e alla formazione professionale e lavorativa. «Sono stati individuati attraverso un avviso pubblico emanato dal Comune di Terni in qualità di Ente capofila della zona sociale 10; rimarrà aperto fino al 31 dicembre 2024 salvo proroghe». A tagliare il nastro il sindaco Stefano Bandecchi e l’assessore al Welfare Viviana Altamura. Con loro anche l’assessore Giovanni Maggi ed i dirigenti coinvolti nel progetto, vale a dire Donatella Accardo e Piero Giorgini.
Gli obiettivi del progetto? Promuovere la realizzazione di interventi personalizzati al fine di favorire e sostenere l’autonomia delle persone con disabilità e la permanenza nella comunità territoriale; migliorare l’autonomia della persona attraverso l’attivazione di soluzioni abitative rispondenti alle sue ability; favorire l’inclusione socio-lavorativa attraverso la costruzione di progetti personalizzati mediante lo strumento del tirocinio extracurriculare sulla scorta delle normative vigenti. Le risorse complessive destinate al progetto ammontano a 715 mila euro. Si parla di oltre 500 metri quadrati a disposizione con tanto di terrazzo.
«Fondamentale – le parole della Altamura – nell’attuazione del progetto è il ruolo dell’equipe multidimensionale costituita ad hoc, formata da figure professionali di diversi servizi ( Usl Umbria2 e Comune ) con la funzione di valutare l’idoneità delle domande pervenute in base ai requisiti richiesti. Il progetto ha permesso di intercettare anche un’utenza non in carico al servizio socio-sanitario del territorio. Gli appartamenti sono stati messi a disposizione dall’Ater e ristrutturati dal Comune di Terni. Il progetto ha suscitato grande interesse e partecipazione nel territorio a partire dai soggetti impegnati nei lavori di ristrutturazione e adeguamento. Si ringrazia anche la ditta Gemos per il suo apporto (interessato il funzionario Corrado Mazzoli, ndr). Inauguriamo – ha concluso – oggi questi due appartamenti che rappresentano molto di più di un risultato concreto: sono un simbolo di quello che il nostro territorio può fare quando le istituzioni, i cittadini, le associazioni lavorano insieme per un obiettivo comune. Grazie ai fondi Pnrr abbiamo dato vita a un progetto che non si limita a rispondere ai bisogni abitativi, ma che pone al centro valori fondamentali come l’autonomia, l’inclusione, la dignità della persona. Il percorso che ci ha condotto qui non è stato semplice, ma è stato animato da una volontà forte e condivisa di costruire opportunità reali per le persone con disabilità. Questo progetto è il risultato di un lavoro corale, e voglio esprimere un ringraziamento sentito e sincero a tutti coloro che hanno reso possibile questo importante traguardo».