del sindacato CSA Terni
Dipartimento polizia Locale
La brutta vicenda accaduta lunedì al consiglio comunale di Terni ci consegna un modo di fare politica che non condividiamo e che non è mai appartenuto a questa città. Le minoranze sono da sempre uno dei valori fondanti della democrazia e, nel nostro territorio, hanno avuto sempre diritto di cittadinanza e di parola, assolvendo in pieno il loro compito. Il tentativo di soffocarne la voce con la violenza fisica e verbale, sia pure per reagire a provocazioni, ci consegna un modo di intendere la politica che va al di fuori da ogni logica democratica. In democrazia l’opposizione svolge un ruolo fondamentale e l’ennesimo tentativo di zittire chi
è contrario alle proprie idee è inaccettabile. Se è vero che alla maggioranza spettano le decisioni e l’onere del governo, alla minoranza spetta il dovere della critica e della rappresentanza di opinioni diverse che non necessariamente devono essere gradite all’esecutivo. Di questa ennesima triste esperienza resta il baluardo della polizia Locale, i cui operatori sono intervenuti con tempestività, professionalità e decisione prevenendo situazioni di potenziale pericolo per l’incolumità di tutti, senza farsi intimidire dagli atteggiamenti del sindaco. E proprio di polizia Locale si stava parlando in quel momento in consiglio comunale. Il CSA ha già consegnato al sindaco la proposta di un protocollo di intesa per attuare il servizio notturno, sulla base di nuove assunzioni per le quali il primo cittadino si è pubblicamente impegnato. Una proposta licenziata all’unanimità dalle donne e dagli uomini della polizia Locale, riunitisi nei giorni scorsi in un’assemblea, nonostante il periodo feriale, straordinariamente partecipata. Mantenere gli impegni assunti è la prerogativa imprescindibile all’avvio di un percorso che potrebbe portare ad un’intesa importante tra amministrazione e sindacati. Quelle proposte sono strettamente ancorate alle assunzioni promesse, alla formazione costante, ai mezzi e dispositivi necessari anche per la difesa degli stessi operatori, alla migliore organizzazione per un efficiente coordinamento delle attività e, non da ultimo, alla giusta remunerazione per turni pesanti ed attività pericolose. Tutto messo nero su bianco, con la massima serietà ed impegno, perché nessuno sente il bisogno di iniziative di facciata, ma tutti sentono la necessità di un nuovo servizio che dia risposte concrete alla città. Di questo vorremmo parlare e sentir parlare nelle sedi istituzionali, nei consessi a ciò dedicati, con pari dignità e nel completo rispetto della diversità dei ruoli riconosciuti all’esecutivo, alle parti sociali e alle opposizioni.
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