di S.F.
Tempo di festeggiare il decennale per il film festival ‘Popoli e Religioni’. Da sabato 14 novembre via all’undicesima edizione tra esperienze visive e culturali: gli eventi si svolgeranno tra il museo diocesano, il cenacolo San Marco ed il cityplex. «Un appuntamento amato e ben accolto da Terni», la convinzione di Stefania Parisi, direttrice dell’Istituto studi teologici e storico-sociali, a capo dell’organizzazione.
La presentazione del festival – il servizio diocesano per il progetto culturale ha affiancato l’Istess nell’organizzazione, con il sostegno del Comune, del ministero per i beni e le attività culturali, della Regione e della Fondazione Carit, con il patrocinio del Pontificio Consiglio per la cultura e della Conferenza Episcopale Umbra – è andata in atto giovedì mattina al cenacolo San Marco.
Un dialogo via cinema Monsignor Piemontese, vescovo della diocesi di Terni-Narni-Amelia, ha aperto gli interventi mettendo in evidenza l’opportunità che l’evento crea nel produrre una liaison tra, appunto, popoli e culture: «L’appuntamento vuole essere una festa del cinema, ma non solo. A Terni convivono persone di ogni parte e religione e il festival concede una chance importante, quella di aprire un dialogo attraverso il cinema. Ed è difficile sviluppare questo legame: voglio ricordare ciò che è successo con l’omicidio di David Raggi. In quella circostanza fu fondamentale l’apporto della famiglia a fermare il sentimento razziale». Sul ‘Paradiso Perduto’ monsignor Piemontese aggiunge che «il paradiso rappresenta la pienezza della vita, il vivere nella gioia e l’obiettivo del festival è anche quello di raggiungere questo stato. Occorre però la collaborazione di tutti, giovani e meno giovani». Il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Ceu, interverrà sabato 14 novembre dalle 18 – al cityplex – sul tema ‘Per un nuovo umanesimo tra Popoli e Religioni’.
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Il tema Stefania Parisi, direttrice dell’Istess e a capo della direzione organizzativa, spiega la rilevanza del tema trattato quest’anno: «Siamo all’undicesima edizione, già questo è un segnale molto positivo per la città: lo accoglie e lo ama questo festival, ed il volontariato che lo organizza – Istess – non si è stancato di farlo e, anzi, l’entusiasmo cresce. Quest’anno tratta il tema della nostra storia, il ‘Paradiso Perduto’, il pianeta terra: è l’essere umano che lo sta distruggendo sotto il profilo economico e sotto l’aspetto della convivenza pacifica. Ci sono molte note negative ed è per questo che ci appare come un paradiso che potrebbe essere, ma che non è. Noi organizziamo – prosegue la Parisi – questo festival anche per il futuro di questa città, perché il paradiso si può ritrovare in senso metaforico: recuperare pace ed equilibrio della natura. La cinematografia dei diversi paesi del mondo che manifesteremo lo rappresenta in maniera significativa».
Il perenne problema Budget ridotto, denaro a disposizione più o meno nullo. Una questione che non favorisce la crescita del festival: «Affrontiamo la preparazione sempre con grande precarietà. Ogni anno – sottolinea la direttrice dell’Istess – ripetiamo lo stesso ritornello: stiamo facendo una resistenza, sul serio. C’è bisogno di non scoraggiarsi perché vogliamo crederci: ci sono le istituzioni che ci aiutano e ci danno speranza, seppur a livello finanziario non c’è coinvolgimento e non ci sono risposte in tal senso per questo evento da Regione e Comune. Abbiamo fatto relativi bandi per vie ufficiali e un primo cenno è arrivato dalla presidenza del Consiglio, mille euro: l’importante tuttavia è il riconoscimento – chiude la Parisi – di questo festival perché è un appuntamento strategico per tutta l’Umbria».
Il legame con il Giubileo Il vice presidente della giunta regionale Fabio Paparelli ha sottolineato che ‘Popoli e Religioni’ è «un evento di alto livello turistico, culturale e religioso ed è l’unica esperienza che tiene accesa la fiamma su ‘Terni città del cinema’. Tra l’altro l’edizione di quest’anno coincide con il Giubileo straordinario della misericordia (conclusione il 20 novembre 2016, ndr): abbiamo in mente di inserire la 12° edizione nella programmazione complessiva dell’anno giubilare. A breve – approfondisce nel merito Paparelli – sarà firmato un protocollo d’intesa tra la Regione e la conferenza episcopale».
Un territorio attrattivo Terni ed il cinema, un rapporto da sviluppare. L’assessore comunale alla cultura, Giorgio Armillei, ha insistito sul fatto che «la città è molto attrattiva a livello cinematografico e bisogna lavorare su questo aspetto. Il festival serve anche a rimanere concentrati su questo tema: serve tuttavia aprire nuove fonti». Gli ospiti dell’11° edizione saranno Krzysztof Zanussi, Marialuna Cipolla, Paola Rinaldi, Alessandro D’Alatri, Pasquale Scimeca, Régis Laroche, Francesco Salvi, Paolo Consorti, Adelmo Togliani, Lucilla Galeazzi, Ascanio Celestini, Mimmo Mancini, Gianluca Cerasola, Max Nardari, Sara Serraiocco, Liliana Cavani, Marco Cocci, Bianca Nappi, Elisabetta Pellini, Nini Bruschetta, Philomena Lee, Marzia Ubaldi e Arnaldo Colasanti.
Un festival da esportare Una città all’avanguardia per la cultura. Nonostante critiche e pensiero collettivo sulla sola vocazione operaia. A ribadirlo è stato Massimo Curini, delegato del rettore dell’università di Perugia per il polo scientifico di Terni: «L’attività del festival deve essere regionalizzata, per poi cercare di ‘spostarla’ anche fuori dai confini dell’Umbria». Nell’evento coinvolti anche gli studenti della facoltà di economia, che prenderanno parte al dibattito conclusivo sul film ‘Il teorema della crisi’. Il presidente della Fondazione Carit ha parlato invece di un festival che «arricchisce la comunità ternana e che porta denaro e turismo alla città; importante che tutti coloro che sono coinvolti nell’organizzazione siano riusciti a dargli una grande diffusione».
Eccellenze ternane Il direttore artistico del festival, Arnaldo Casali, parlando del programma ha puntato i riflettori in particolar modo sulla proiezione del film ‘Paradiso Perduto’ – l’evento inaugurale, sabato 14 novembre al Politeama – di Alfonso Cuarón, sulla consegna dell’Angelo alla Carriera’ ad Ascanio Celestini da parte della cantante ternana Lucilla Galeazzi (martedì 17 novembre alle 21, Politeama), sul focus Marocco in programma mercoledì 18, sulla presenza del ternano Simone Ciliani – creatore di effetti speciali negli Stati Uniti e già direttore tecnico degli effettivi visivi alla Framestore, premio Oscar per ‘Gravity’ – venerdì 20 novembre e, sempre al cityplex, sull’anteprima e backstage del film girato in città ‘La mia famiglia a soqquadro’ di Max Nardari di sabato 21. Sarà presente tutto lo staff. Le premiazioni conclusive sono in programma per domenica 22 dalle 17.30: «Dopo dieci anni – il commento di Casali – che abbiamo fatto un evento per la città, quest’anno abbiamo deciso di farne uno con la città, cercando di coinvolgere il maggior numero di persone possibile». Due giorni prima dell’apertura, sabato 12 novembre a partire dalle 11.30 al cenacolo San Marco, ci sarà una conferenza su ‘Il paradiso perduto’ di Milton: a parlare del poema epico che ha ispirato il tema del festival sarà il professor Di Lorenzi.
Il concorso ‘Popoli e Religioni’ e la candidatura della città a capitale italiana della cultura. Un rapporto che si è concretizzato con il concorso ‘Il cielo sopra Terni’: spot, corto documentario e corto di fiction le categorie in gioco, con i dvd che possono essere inviati fino al 12 novembre. Ai vincitori – la decisione arriverà da una giuria popolare (50%) e dalla giuria del festival (50%), presieduta da Paolo Condorti e composta dalla scrittrice Paola Rinaldi e dal direttore artistico del festival itinerante ‘Corto weekend’ Giulio Guerrieri – andra un premio di mille e 200 euro. «Abbiamo cercato – ha spiegato Armillei – in questo modo di sollecitare la creazione dei cittadini per dare più senso e ‘immagine’ alla candidatura. Terni è capace di fare molto e questo festival ne è la dimostrazione». Sarà possibile consultare il programma completo nel portale ufficiale del festival.
La festa per il decennale Venerdì 6 novembre si festeggerà al cenacolo San Marco il decennale del festival: alle 18.30 l’inaugurazione della mostra fotografica, poi spazio ai trailers e alle proiezioni videodi filmati riguardanti il percorso dell’evento negli anni.