Il confronto – se sarà uno scontro si vedrà – è in programma a Villa Umbra. I rappresentanti della Regione e delle due Province saranno di fronte e non sarà una passeggiata di salute. Perché le Rsu hanno detto chiaro e tondo che «il tempo delle chiacchiere è finito, adesso vogliamo i fatti».
PARLANO LE RSU DELLA PROVINCIA DI PERUGIA – IL VIDEO
A cominciare dai numeri Perché i sindacati si aspettano risposte chiare su quelle che vengono definite le ‘funzioni delegate’, cioè quelle di cui la Regione sarà chiamata a farsi carico. «A fine ottobre – hanno denunciato – quelli di noi che saranno ricollocati potrebbero finire ‘a disposizione’, cioè in attesa di essere spediti chissà dove e a fare che». Senza dimenticare «gli ex dipendenti Anas o chi lavora per la polizia provinciale, che dovevano passare ai Comuni, ma poi il governo ha fatto marcia indietro. E noi siamo ancora in attesa di sentire una voce chiara».
PARLANO LE RSU DELLA PROVINCIA DI TERNI – IL VIDEO
La polemica La sortita della presidente della Regione, con la metafora della formica e delle cicale, non ha certo contribuito a stemperare la tensione: «Noi ci sentiamo formiche, non cicale», hanno replicato i dipendent, che hanno già proclamato uno sciopero di due ore per venerdì prossimo – dalle 12 alle 14 a Terni e dalle 14 alle 16 a Perugia – tanto per far capire che non scherzano.
PARLA IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI TERNI – L’INTERVISTA
Il confronto Ai ‘suoi’, Di Girolamo avrebbe spiegato che la questione riguarda il governo centrale e che la Provincia ha scarso margine per ulteriori sforzi economici. Prima dello sciopero del 16 il prefetto di Terni convocherà le parti per un tentativo di conciliazione, una prassi prevista dalle legge che regola gli scioperi dei dipendenti pubblici. Se anche quel tavolo non porterà a soluzioni lo sciopero sarà il passo successivo.