Provincia di Terni, ‘buco’ da 9 milioni

Venerdì pomeriggio il consiglio provinciale ha approvato il rendiconto di gestione 2015 e il piano di riequilibrio finanziario

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Con un disavanzo di 9 milioni di euro, dovuto alle dinamiche economico-finanziarie legate alle leggi di revisione e modifica delle Province italiane, che hanno determinato un depauperamento delle risorse pari al 42%, venerdì pomeriggio è stato approvato il rendiconto di gestione 2015 della Provincia di Terni. Il consiglio provinciale ha anche approvato, con i voti della maggioranza e di quello contrario dell’opposizione, il piano di riequilibrio finanziario a seguito della mancata approvazione del bilancio 2015.

Il piano prevede alienazioni di beni, riduzioni di costi fissi, rimodulazione delle risorse derivate da stanziamenti regionali e tasse provinciali. La proposta di piano, che ha durata fino al 2025, dovrà ora essere sottoposta al vaglio della Corte dei Conti. «La situazione di Terni – è stato detto dal presidente della Provincia Leopoldo Di Girolamo e dal consigliere di maggioranza Leonardo Grimani – riflette la difficoltà nella quale si trovano gran parte delle Province italiane, che non deriva da scelte politiche e amministrative, ma da ingenti tagli di risorse e dall’incertezza per il futuro». Il consigliere di opposizione Sergio Bruschini ha dichiarato che «il problema della Provincia di Terni ci appartiene come comunità ed è frutto di una riforma nazionale sbagliatissima».

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