Tutto è cominciato all’alba del 2 febbraio scorso, quando gli uomini della quarta sezione – ‘reati contro il patrimonio’ – della squadra mobile di Perugia, d’intesa con l’autorità giudiziaria, avevano portato a termine le indagini su un gruppo criminale albanese specializzato in rapine e furti di auto e all’interno di abitazioni.
Tre arresti Durante uno di questi blitz i malviventi avevano addirittura percosso un giovane quattordicenne che li aveva sorpresi in azione all’interno della propria abitazione, procurandogli lesioni al capo. Da lì sono partite indagini a tappeto che avevano consentito di arrestare – lo scorso febbraio – tre albanesi di età compresa fra i 33 e i 34 anni. A loro carico erano emersi anche altri gravi episodi.
Arrestato anche il quarto Ma c’era anche un quarto malvivente, all’interno di quella banda senza scrupoli. Un 37enne, anche lui di nazionalità albanese, che era riuscito a sottrarsi alla cattura e a far perdere le proprie tracce. Tempo due mesi e il soggetto, lo scorso aprile, era stato individuato su un volo proveniente dall’Albania e diretto a Perugia: gli uomini della Mobile lo avevano arrestato all’arrivo.
L’alibi crolla Dopo aver dimostrato di avere un regolare lavoro come giardiniere presso una casa di riposo di Roma, il 37enne era stato poi rimesso in libertà dal Riesame. Ma su quel rapporto di lavoro si è concentrata la lente della polizia di Stato che ha scoperto come la società datrice di lavoro fosse inattiva dal 2013, ovvero circa due anni e mezzo prima dell’assunzione del soggetto che già in passato, in occasione di altri arresti, aveva cercato di alleggerire la propria posizione nello stesso modo, facendo credere di essere un ‘onesto lavoratore’.
In manette Ma alla fine l’alibi del 37enne – H.V. le sue iniziali – è crollato del tutto e il gip di Perugia ha emesso a suo carico due ordinanze di custodia cautelare in carcere. La prima per false dichiarazioni innanzi al giudice e la seconda per i furti e le rapine già commesse. L’uomo, non senza fatica, è stato rintracciato e arrestato dalla quarta sezione della squadra Mobile dopo prolungate ricerche nella zona di Ponte San Giovanni.