Regione, ecco i nomi. Sanità, vince Coletto

Dopo mille riunioni trovata la quadra sulle nomine. La Tesei voleva un interno nel settore decisivo ma come dg arriva un veneto

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di P.C.

L’ufficializzazione delle nomine dei direttori generali, che saranno la catena di trasmissione fra il potere politico e quello amministrativo nel quinquennio Tesei, avverrà nella giornata di lunedì. Ma le decisioni sono state ormai prese, dopo le ultime due riunioni fiume, fra venerdì e sabato, che hanno fatto seguito a giorni di trattative più o meno sotterranee.

La sanità a un uomo del nord

Alla sanità, ormai appare certo, è atteso Claudio Dario, manager di fiducia dell’assessore Luca Coletto, veneto come lui, con esperienze tra Padova, Treviso. Ora direttore dell’azienda sanitaria di Trento. Dal 2008 presiede il centro veneto di ricerca e innovazione per la sanità digitale, consorzio delle 23 aziende che persegue il miglioramento dei processi sanitari. Originario di Conegliano, sposato, ha tre figli. Alternativa era Paola Casucci, dirigente interno, sponsorizzata dalla Tesei, che però ha ceduto alle volontà dell’assessore venuto dal nord.

Turnover dei commissari, Casciari (per ora) resta

Intanto, al posto di Luca Lavazza e Massimo Braganati, i due commissari delle due Usl che hanno deciso di lasciare l’Umbria per accettare altri incarichi arrivano Silvio Pasqui (Usl 1) e Massimo De Fino (Usl 2). Confermati Antonio Onnis (proroga a tempo visto che va verso la pensione) e, per il momento, pure Andrea Casciari, la cui posizione è ovviamente legata alle vicende giudiziarie. Entro il 28 gennaio arriverà una decisione definitiva.

Le altre nomine in Regione

Come anticipato, Luigi Rossetti dovrebbe essere confermato in carica: a lui lo sviluppo economico e l’agricoltura. A Carlo Cipiciani la programmazione strategica, risorse, personale e comunicazione. In pole position Stefano Nodessi Proietti per le infrastrutture. Fuori Dante De Paolis e Leonardo Naldini. Intanto, Ciro Becchetti e Lucio Caporizzi, due dei dirigenti in pensione dal primo gennaio, hanno accettato di restare per altri sei mesi a Palazzo Donini. A quanto pare a titolo gratuito. A fine fiugno se ne riparlerà. Per tutti.

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