Regione-parti sociali: «Obiettivi comuni»

La presidente Marini a confronto con le associazioni datoriali e i sindacati

Condividi questo articolo su

Secondo la presidente della Regione, Catiuscia Marini, «anche per l’Umbria alcuni indicatori economici dicono che si sta invertendo la tendenza e che in alcuni settori, come l’export, ci sono segnali di ripresa. Il nostro obiettivo strategico dovrà essere quello di agganciare questa ripresa economica, potenziando le politiche regionali soprattutto per favorire l’internazionalizzazione delle imprese e sostenere il sistema industriale manifatturiero».

Gli incontri La presidente lo ha detto incontrando i rappresentanti delle associazioni imprenditoriali e delle organizzazioni sindacali, nell’ambito del confronto per la predisposizione delle linee programmatiche di legislatura. Incontri ai quali hanno partecipato anche il vice presidente della Regione e assessore allo sviluppo economico, Fabio Paparelli, e gli assessori all’agricoltura, Fernanda Cecchini, alle riforme istituzionali, Antonio Bartolini, ed alle infrastrutture, Giuseppe Chianella.

L’innovazione «L’Umbria ha tutte le condizioni per potercela fare – ha aggiunto la presidente – e nel programma di legislatura indicheremo tutte le azioni strategiche affinché si possa determinare per l’economia regionale una fase di ripresa indirizzando tutte le risorse disponibili, ed in particolar modo quelle comunitarie, verso le imprese con una maggiore capacità investire in innovazione, ricerca e internazionalizzazione, per accompagnarle verso azioni che abbiano un carattere strutturale. Ciò allo scopo di creare nuova occupazione, soprattutto per i giovani».

Nuova concertazione Secondo Catiuscia Marini sarà anche necessaria una «diversa modalità della concertazione, andando al superamento del ‘tavolo generale’ dell’alleanza per lo sviluppo, per favorite tavoli tematici e specifici, legati soprattutto al raggiungimenti di obiettivi ed alla necessità di scelte e decisioni da assumere in tempi più rapidi, con il coordinamento di ‘cabine di regia’. Dunque non vogliamo affatto rinunciare alla concertazione, bensì renderla più funzionale agli obiettivi strategici che vogliamo raggiungere».

Tutti d’accordo Secondo la ricostruzion offerta dalla Regione, «sia i rappresentanti delle categorie professionali, delle associazioni datoriali, d’impresa, sia quelli delle organizzazioni sindacali hanno convenuto sulla necessità di superare un modello di concertazione che, soprattutto negli ultimi anni, aveva assunto un carattere eccessivamente generico, senza però rinunciare – hanno sottolineato i rappresentanti delle organizzazioni sindacali – a momenti di confronto soprattutto in relazione ad una visione generale del modello di sviluppo della regione». Le organizzazioni sindacali hanno anche sottolineato, «anche in considerazione del nuovo assetto delle Province, l’importanza della riforma complessiva della pubblica amministrazione, ed una costante vigilanza per impedire qualsiasi forma di infiltrazione da parte di organizzazioni criminali negli appalti pubblici».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli