‘Regoliamoci. Le regole del gioco pulito’: questo il nome del progetto realizzato dalla Lega Serie B insieme a Sportradar, con il contributo dell’Istituto per il Credito Sportivo, che vede coinvolte le 22 società della Serie B e che oggi ha fatto tappa a Perugia. L’obiettivo è combattere il match fixing e le frodi sportive utilizzando le armi efficaci della conoscenza e della formazione. La settima tappa ha visto coinvolta la società biancorossa, mentre a Terni l’appuntamento era andato in atto mercoledì scorso.
Presente Abodi Prima squadra, staff tecnico, ‘Primavera’ e ‘Allievi’ hanno partecipato all’incontro. Con loro l’avvocato Marcello Presilla, responsabile per l’Italia di Sportradar AG, società leader nell’analisi dei flussi di scommesse e nella lotta al match-fixing, scelta come ‘Integrity Partner’ della Lega Serie B; l’avvocato Guido Camera, legale che assiste la Lega Serie B, e l’Istituto di Credito Sportivo, che ha scelto di appoggiare le attività formative dimostrando grande fiducia nel progetto e che è presente con il commissario straordinario Paolo D’Alessio. Presente anche il presidente Lega Serie B, Andrea Abodi.
II match fixing Nel corso della giornata è emerso che la corretta dicitura non è ‘calcio-scommesse’ ma match fixing, poiché questo fenomeno non interessa solo il calcio ma tutti gli sport come per esempio il tennis, sport in assoluto più truccato, il baseball, il cricket, il basket e il rugby. 750 miliardi di euro ogni anno vengono scommessi nel mondo e in tutti gli sport, circa l’80% di questi riguarda il calcio (in Italia si raggiunge il 92%). La Serie A raccoglie 15 miliardi di giocate mentre la Serie B 2 miliardi. Una partita media, cioè giocata fra due squadre di medio interesse, raccoglie 5 milioni di euro. Per ogni partita sono possibili 62 differenti tipi di scommesse,