Terni, ‘restauro’ Bct: nuovo mini progetto

Le ultime opere da poco meno di 100 mila euro hanno fatto emergere la necessità di ulteriori ed urgenti lavori: a disposizione ci sono 58 mila euro

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di S.F.

I lavori di restauro della biblioteca comunale di Terni sono stati ultimati – in ritardo di tre settimane sulla tabella di marcia e con penale applicata – lo scorso aprile per mano della Ri.Costr.Edil srl, società marchigiana di Corridonia aggiudicataria dell’appalto con un maxi ribasso del 75,43% per una cifra complessiva di 99 mila euro e mirino in particolar modo sulla facciata che dà su piazza Solferino. Storia tuttavia non conclusa perché gli uffici tecnici – d’altronde con quel tipo di offerta è normale che possa accadere – di palazzo Spada hanno già preparato un nuovo progetto esecutivo per continuare l’operazione di restyling proprio a causa del denaro ‘risparmiato’ per il bando del I° stralcio.

LUGLIO 2018, AFFIDATI I LAVORI PER IL RESTAURO CONSERVATIVO

La facciata su piazza Solferino

Il primo progetto

Un iter lungo – decisamente troppo per un intervento comunque da circa 150 mila euro – iniziato nel dicembre 2014 con il semaforo verde del progetto definitivo, seguito poi dall’esecutivo nell’agosto 2016 dopo un sopralluogo della commissione consiliare specifica: risanamento strutture portanti in acciaio, smontaggio e rimontaggio della copertura in cristallo con bonifica, consolidamento della fascia marcapiano e dello sporto di gronda. Più il rifacimento delle condotte di smaltimento per le acque piovane, l’intervento su guaine, converse, scossaline, resine bituminose, intonaco e pulizia delle superfici. In un primo momento il termine ultimo per la consegna era fissato a febbraio, poi alla fine si è arrivati ad aprile. Con ulteriore chance.

AGOSTO 2016, IL SOPRALLUOGO DELLA I° COMMISSIONE

L’interno

Ulteriori e urgenti lavori

Durante lo svolgimento dei lavori previsti nell’appalto tuttavia è emerso che la struttura – non a sorpresa, evidentemente – ha bisogno di ulteriori ed urgenti lavori di restauro conservativo per il regolare funzionamento delle attività. Si può fare grazie ai 58 mila euro rimasti rispetto all’importo indicato nello schema esecutivo del 2016 (ricordare il ribasso, il computo definitivo tra i vari calcoli è passato da 99 a 91 mila euro): a palazzo Spada hanno già preparato un progetto esecutivo che, tuttavia, dovrà passare dalla giunta comunale per avere uno sviluppo. In realtà la cifra rimasta a disposizione è bassa e non consentirà chissà cosa: l’attenzione resta sulla sicurezza – linee guida per la copertura – e la conservazione.

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