Rimpasto Terni: «Sindaco, basta logiche di partito»

Appello dei ‘civici’ a Latini: «Ci sono risorse piene di passione e competenza che aspettano di essere valorizzate»

Condividi questo articolo su

di Giovanni Ceccotti, Lorenzo Bartolucci (coordinamento Terni Civica), Michele Rossi (consigliere capogruppo Terni Civica) e Doriana Musacchi (consigliere Gruppo Misto)

Riteniamo opportuno che in questa fase il sindaco di Terni operi una riflessione complessiva sull’azione amministrativa, andando oltre le rivendicazioni dei singoli partiti che rischiano di bloccare la composizione della nuova giunta. La città necessita di scelte che tengano conto dell’interesse generale andando oltre le convenienze del momento, di uno o dell’altro partito politico.

Per questo risulterebbero importanti nuovi coinvolgimenti, che possano portare idee ed entusiasmo per ridare slancio a questa esperienza amministrativa, con l’apporto di figure in grado di garantire competenza, impegno e passione. Riteniamo che sia fondamentale coinvolgere persone esterne ai partiti, che magari non avranno numeri politici per imporsi sugli altri, ma che quotidianamente dimostrano di dare generosamente contributi di qualità e di capacità, fuori e dentro lo stesso consiglio comunale.

Continuiamo ad essere convintamente al fianco di un sindaco che non rincorre le sole soddisfazioni dei partiti, ma che è libero decisore delle migliori scelte per la città. Continuiamo a credere in un impegno politico dove la differenza la fa il singolo, le qualità e la voglia di fare e dove non conta solo la mera fedeltà al partito e i numeri del consenso, reale o presunto, dello stesso. Vogliamo credere fino all’ ultimo che responsabilmente questa maggioranza, in cui lealmente ci siamo sempre riconosciuti, sarà capace di non blindarsi su se stessa ed andare oltre le singole richieste e convenienze dei sodali politici più grandi. Non serve lasciarsi tentare, come già accaduto più volte in passato, dalla soluzione più comoda, ossia premiare solo le mere logiche di partito, perché sarebbe anche la più inefficace. Come in tante altre occasioni, già vissute, non vorremmo che alla fine i possibili migliori apporti per la città restino esclusi e lasciati da parte perchè alcune logiche andranno poi a premiare altro.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli