Diana Bacosi porta in alto l’Umbria alle Olimpiadi di Rio de Janeiro. Straordinaria prestazione della tiratrice di Città della Pieve nello skeet, che in Brasile ha battuto tutte le avversarie: ad arrendersi in finale la connazionale Chiara Cainero, campionessa olimpica a Pechino 2008.
All’Olympic shooting centre la 33enne pievese ha chiuso – 21 le partecipanti – con il 3° punteggio la fase di qualificazione: 72 punti (25, 23, 24) su 75, solo alle spalle della cinese Meng Wei (73) ed ex-aequo con la statunitense Kimberly Rhode.
Nella semifinale sbaglia appena un colpo su sedici, raggiungendo in finale la 38enne friulana Chiara Cainero (nessun errore). Battute – round con sei atlete – la Meng, la Rhode, la Craft e la Hill. Bronzo per la statunitense.
Derby in finale Bacosi subito avanti 4-2 (doppio errore in avvio della Cainero), quindi il primo errore nella terza tornata (11-10). Ma rimarrà l’unico, perché poi nelle doppiette conclusive l’umbra non perdona: è medaglia d’oro. L’Umbria festeggia.
La Bacosi ottiene così il miglior risultato della carriera, dando seguito all’ottima apparizione ai ‘Giochi Europei’ di Baku 2015: in quella circostanza la tiratrice umbra conquistò un argento e un bronzo.
Sogni e famiglia «Ho visto il tabellone, ero medaglia d’oro. Mi sono bloccata – le parole a Gazzetta Tv – in un pianto che non finiva più: è stato molto difficile e il messaggio che voglio dare è quello di non rinunciare mai ai propri sogni, servono tanti sacrifici e continuerò a farli. Ora voglio solo stare con la mia famiglia».
Congratulazioni «Una vittoria straordinaria che porta sugli scudi, con Diana Bacosi, l’Umbria intera e tutto lo sport umbro e nazionale». Esprime profondo orgoglio la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, per l’oro di Diana Bacosi. «Ho seguito con trepidazione la gara che ha visto impegnato la nostra campionessa nativa umbra: una grande campionessa, che concilia nella vita di ogni giorno il suo essere madre e atleta che ha centrato nel migliore dei modi, con determinazione, il suo obiettivo di ottenere una medaglia olimpica, superando ancora i suoi record. Una medaglia che ci inorgoglisce e porta in alto il nome dell’Umbria e dello sport nel mondo».