Riti pasquali: nel 2022 tornano gli eventi ma con cautela

È il giorno della processione del Cristo Morto. A Gubbio solo con mascherina

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Sul prima pagina del settimanale ‘La Voce’, edito dalle diocesi umbre, campeggia il titolo «Che sia risurrezione». Un auspicio religioso ma anche sociale, considerando che veniamo da due anni di pandemia, che ha pesantemente ristretto le celebrazioni religiose, e siamo appena entrati in una guerra che si annuncia essere assai più lunga e dura di quanto si potesse immaginare. E allora che risurrezione sia, in questa Pasqua 2022.

Passione e via Crucis

Il venerdì è giorno della celebrazione della morte di Gesù, con il rito della Passione, che quasi ovunque è alle 18, seguito poi dalla via Crucis, con la ‘processione del Cristo morto’, evento che vive con declinazioni diverse nelle varie città dell’Umbria. Da ricordare che il rito del ‘bacio’ alla croce è concesso solo all’officiante, per via delle limitazioni anti Covid. Per lo stesso motivo, in alcune città è stato imposto l’obbligo di mascherina per i partecipanti al corteo. Ad esempio a Gubbio, dove il sindaco Filippo Stirati ha emanato un’ordinanza su sollecitazione delle autorità di pubblica sicurezza, in considerazione del numero di contagi.

Mascherine obbligatorie a Gubbio

«Il provvedimento – spiega il Comune in una nota – guarda alla processione del Cristo Morto, venerdì 15 aprile, ma anche a tutte quelle celebrazioni nelle frazioni e nelle varie zone della città caratterizzate da un intenso afflusso di persone. In particolare per ciò che concerne la Processione del Cristo Morto è fatto obbligo di indossare le mascherine all’aperto per i membri della Confraternita di Santa Croce, per gli organizzatori e i fedeli, al fine di prevenire una ulteriore evoluzione negativa dello scenario epidemico locale. Il Comune invita la cittadinanza a seguire con rispetto e sobrietà il passaggio della Processione e richiama le attività commerciali lungo il percorso a mantenere un atteggiamento di contegno, evitando la musica e tutte quelle attività che non siano compatibili con l’evento religioso.

Le varie processioni in Umbria

Oltre a Gubbio, storiche processioni si terranno a Città di Castello, Gualdo Tadino, Assisi e Terni, sempre nella medesima fascia oraria. Particolarmente significativa quella di Norcia dove, per limitazioni Covid ma anche legate al terremoto del 2016, la via Crucis torna in tono minore e con percorso ridotto. A Paciano la solenne processione notturna parte alle 21 dalla piccola Chiesa seicentesca di San Carlo Borromeo, aperta soltanto nel periodo pasquale. A Spoleto si comincia alle 22, a Terni alle 20.30. Non c’è invece nella cattedrale di Perugia, ma solo nelle parrocchie cittadine.

Giovedì la coena domini

Intanto giovedì sera si è tenuta la celebrazione della Coena Domini del Giovedì Santo. Nella cattedrale di San Lorenzo di Perugia, compiendo il rito della lavanda dei piedi ad alcuni operatori sanitari impegnati nella pandemia, il Cardinale Gualtiero Bassetti ha richiamato «l’importanza dei segni eucaristici del pane e del vino, il segno sceso dal cielo, e del segno del servizio di tenerezza, di amore e di perdono» nel piegarsi verso il prossimo.

Le notizie dalle diocesi umbre

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