Sangemini, il prefetto apre un tavolo permanente

Incontro con sindacati e rsu, verifiche sul pagamento della ‘cassa’ per covid-19. «Serve call urgente con l’azienda»

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di F.L.

Resta alta l’allerta sulla situazione della Sangemini-Amerino da parte di rsu e sindacati di categoria che, dopo gli appelli dei giorni precedenti, martedì mattina si sono incontrati con il prefetto di Terni, Dario Emilio Sensi. A questi hanno espresso tutte le preoccupazioni per la vertenza aperta e chiesto un intervento con la proprietà, «affinché vi sia maggiore trasparenza e collaborazione con il territorio umbro». Lo stesso prefetto ha comunicato l’apertura permanente del tavolo per facilitare la comunicazione tra le parti.

«Basta ‘passerelle’, la Regione intervenga»

«Alle istituzioni – spiegano in una nota Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil ad incontro concluso – chiediamo, che si crei un percorso virtuoso e condiviso, che ci porti a conoscere e verificare realmente il piano industriale e concordatario, per capire la fattibilità stessa del concordato e il futuro dei siti umbri, per il totale mantenimento occupazionale e il rilancio stesso dei marchi. Invitiamo inoltre la politica tutta a trovare e condividere eventualmente le soluzioni, anche perché siamo stanchi delle chiacchiere, delle false ricette e delle ‘passerelle elettorali’. Invitiamo pertanto come già richiesto e sollecitato la Regione Umbria ad una call urgente, per affrontare la vertenza Sangemini e Amerino, in quanto la stessa è garante delle concessioni. Abbiamo anche richiesto e sottolineato l’urgenza di avere risposte in merito al decreto della cigo per covid-19, presso il ministero del lavoro, al fine dello sblocco delle pratiche per il pagamento diretto dell’Inps».

Interrogativi sul commerciale

Nel corso dell’incontro con il prefetto è stato inoltre sottolineato «il grande disagio sociale che stanno vivendo i dipendenti di Sangemini-Amerino, che oltre alla questione economica si interrogano sulle reali prospettive del loro futuro e chiedono maggiore responsabilità e trasparenza da parte della società Ami». «Sia chiaro – scrivono anche sindacati di categoria e rsu – che le maestranze vogliono lavorare e pretendono risposte anche a livello commerciale, perché con un aumento dei volumi si tornerà ad una situazione di normalità economica in attesa di consoscere il piano». Quest’ultimo, sempre a detta dei sindacati, «dovrà prevedere la totale salvaguardia dei livelli occupazionali». Il prefetto, esprimendo vicinanza ai lavoratori, ha annunciato che, oltre all’apertura del tavolo permanente, effettuerà verifiche e approfondimenti con l’azienda, con le istituzioni e contatterà il ministero del lavoro per capire lo stato dell’arte del decreto della cigo per covid-19.

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