Sanità, c’è l’accordo per il personale: «500 stabilizzazioni»

A sottoscriverlo sindacati, Regione e aziende sanitarie/ospedaliere: «Un passo che andrà accompagnato da nuove assunzioni per il rafforzamento della sanità pubblica»

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L’avvio immediato per il passaggio a tempo indeterminato di circa 500 lavoratori e lavoratrici del comparto sanitario in Umbria. C’è l’accordo per le stabilizzazioni: lo rendono noto i sindacati.

Il patto

A sottoscriverlo Regione, sindacati (Fp Cgil, Fp Cisl, Uil Fpl, Fials, Nursing Up e Nursind), le aziende sanitarie/ospedaliere e le organizzazioni sindacali per il personale della dirigenza area sanità. Il personale interessato – viene sottolineato – ha «prestato servizio durante l’emergenza covid-19 ed è in possesso dei requisiti necessari (almeno diciotto mesi di servizio, anche non continuativi, di cui almeno sei mesi nel periodo intercorrente tra il 31 gennaio 2020 e il 30 giugno 2022). Accanto a questo i sindacati hanno ottenuto anche la proroga di tutti i restanti contratti a tempo determinato fino al 31 dicembre 2023, fondamentale per garantire la continuità dei servizi. Il passaggio successivo, messo anche questo nero su bianco nell’accordo, sarà l’avvio di una nuova procedura per le stabilizzazioni in recepimento del Milleproroghe.  Infine, nel corso della riunione del tavolo sindacale, è stato annunciato da parte della Regione il via libera alla definizione delle graduatorie e all’assunzione dei vincitori del concorso per Oss aperto nel 2021».

Nuove assunzioni

«Si tratta – aggiungono i sindacati – di un passo importante nella lotta al precariato nella sanità della nostra Regione, frutto delle mobilitazioni e dei sacrifici che lavoratrici e lavoratori hanno fatto in questi anni. Un passo che naturalmente andrà accompagnato da nuove assunzioni per il rafforzamento complessivo della sanità pubblica in Umbria. Da questo punto di vista è importante aver scritto nell’accordo che la forma di contratto da adottare in tutte le pubbliche amministrazioni è quella del contratto di lavoro subordinato e a tempo indeterminato. Adesso – concludono  – le nostre organizzazioni saranno impegnate a monitorare periodicamente l’applicazione dell’accordo, affinché le stabilizzazioni, attuali e future, avvengano nel minor tempo possibile».

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