Sanità in Umbria: «Tagli e sbagli»

La Uil di Terni: «I malati non si curano da soli ma c’è bisogno di personale e mezzi»

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Nel triennio 2012-2014 la spesa per il personale in sanità, in Umbria è diminuita di quasi 98mila euro, pari al 14.7%.

Le riduzioni di spesa

Le riduzioni di spesa

I conti Il dato è reso noto dalla Uil di Terni, secondo la quale «la diminuzione è inferiore solo a quella della Campania, che registra un 16.3% mentre ben 15 Regioni hanno diminuzioni inferiori al 4%. I tagli delle spese per il personale in Umbria in percentuale (14.7%) sono tre volte superiore a quelli medi nazionali (4.8 %). Bisogna ricordare alla governatrice Marini che i malati non si curano da soli – dice il segretario, Gino Venturi – ma che oltre ai medici negli ospedali c’è bisogno anche di infermieri, tecnici, operatori socio sanitari e ausiliari».

I tagli La spesa per il personale nella sanità umbra, spiega il sindacalista, «è passato da 664.655.000 euro del 2012 a 566.677.000 euro del 2014. Un taglio di quasi 100 milioni di euro. La spesa corrente, sempre dallo studio del Servizio politiche economiche della Uil nazionale su dati Siope e bilanci degli enti, è passata invece da 1.715.199.000 euro del 2012 a 1.834.614.000 euro del 2014, con un aumento di quasi 120 milioni di euro».

Riduzioni e aumenti La spesa pro capite, «compresi sempre anche i neonati – insiste Venturi – in Umbria è diminuita nel triennio di 109 euro a testa per quanto riguarda il personale, ma è aumentata di 133 euro per quanto riguarda la spesa corrente. Infatti, nel 2012, per il personale spendevamo 741 euro a testa, ridotti a 632 nel 2.014; mentre per la spesa corrente siamo passati dai 1.913 euro del 2012 ai 2.046 euro del 2014. La spesa pro capite per la spesa corrente è superiore di 188 euro a quella della media nazionale che si attesta sui 1.858 euro».

La spesa per il personale

La spesa per il personale

Il personale La compressione del personale, «se andassimo ad analizzare nel dettaglio la situazione umbra, vedremo che colpisce particolarmente l’ospedale di Terni, città e territorio già penalizzati per quanto riguarda l’edilizia sanitaria ed ospedaliera. Ancora una volta i risparmi, e di che tinta – conclude il segretario della Uil – si fanno essenzialmente sul personale, ma non si aggrediscono invece quelle spese che potrebbero essere evitate con una effettiva razionalizzazione. Abbiamo già avuto modo di segnalare, per esempio, le ingenti somme spese in affitti a Terni rispetto alle quali non vediamo risposte concrete. Questa politica di forti tagli sul personale – prosegue Venturi – è sbagliata perché penalizza da una parte il personale costretto a lavorare in condizioni spesso di precarietà e dall’altra penalizza i malati che avrebbero diritto ad un’assistenza più adeguata».

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