L’annuncio lo da la presidente Catiuscia Marini: «La Conferenza delle Regioni ha raggiunto l’accordo per la regolazione dei flussi finanziari connessi alla mobilità sanitaria interregionale per gli anni 2014/2015 e ciò ha permesso alla Regione Umbria di sventare il pericolo di una penalizzazione economica ricompresa tra i 9 e gli 11 milioni di euro sull’esercizio finanziario del 2017».
La mobilità In sede di Conferenza delle Regioni, riferisce Marini, «siamo riusciti a far passare le nostre ragioni tecniche dimostrando, ancora una volta, di essere una regione virtuosa in materia sanitaria e di aver operato, anche nel campo della mobilità degli assistiti tra le Regioni, nel pieno rispetto delle linee di indirizzo impartite dalla spending review».
Pubblico è bello Secondo la presidente «il risultato raggiunto è frutto di un proficuo lavoro portato avanti dalla Regione che, già da tempo, ha dato l’input di indirizzare l’attività di ricovero nelle strutture pubbliche, limitando le uscite fuori regione per l’alta complessità e diminuendo la mobilità per quelle prestazioni sanitarie che possono essere effettuate nelle strutture del territorio regionale».
I pensionati La Conferenza ha anche espresso in maniera unanime la volontà di rappresentare al governo la necessità di affrontare con energia il tema dei professionisti pensionati che, non potendo più esercitare nelle strutture pubbliche, trovano collocazione nel settore privato, anche accreditato, e le cui prestazioni restano comunque a carico del settore pubblico.