Era già partito a febbraio 2016 in via sperimentale, ma adesso punta a prendere il via in tutta la regione, con l’obiettivo di «semplificare la vita ai cittadini». È il ‘numero Umbria sanità’, il cosiddetto ‘Nus’, numero verde per prenotare visite ed esami specialistici senza recarsi allo sportello del Cup (Centro unico prenotazioni). La novità, assieme al portale web per prenotare e pagare le visite online, è stata presentata alla stampa mercoledì, a palazzo Donini, dall’assessore regionale alla Salute Luca Barberini, e l’amministratore unico di Umbria Salute, Carlo Benedetti e la dottoressa Paola Casucci della direzione Sanità della Regione.
Come funziona Lo scopo è quello di diminuire le code agli sportelli – che comunque rimarranno attivi –prenotando da casa, semplicemente alzando la cornetta, o collegandosi al sito www.cupumbria.it. Il funzionamento del Nus è semplice: basta chiamare l’800.63.63.63, gratuito e attivo tutto il giorno dal lunedì al venerdì, e avere a portata di mano codice fiscale e numero della ricetta medica. Ultimata la prenotazione, si riceve in tempo reale un sms con un promemoria. Il sito, invece, attivo da circa un anno, permette di scegliere in autonomia l’orario e la struttura sanitaria e di pagare online tramite carta di credito. Le novità riguardano le prestazioni comprese: da oggi si può ricorrere al sito per tutte le prestazioni specialistiche ambulatoriali, compresi gli esami di laboratorio.
Campagna di divulgazione Il numero unico – ha sottolineato l’assessore Barberini – non è una novità, ma una realtà che ha già avuto riscontri positivi, per la quale ora partirà una campagna di divulgazione del servizio, attivo su tutto il territorio regionale. «È un percorso che abbiamo testato in silenzio per vedere se funzionava, abbiamo chiesto aiuto ai medici per cercare di capire se era funzionale e gradito dai cittadini». Alcuni medici di famiglia, negli scorsi mesi, hanno consigliato ai loro pazienti il percorso alternativo, che pare stia piacendo: se a settembre arrivavano non più di 50 telefonate al giorno, a novembre hanno toccato quota 100 e tra gennaio e febbraio sono arrivate a circa 400. «Questo non significa che i cup e gli sportelli nelle farmacie smetteranno di funzionare – ha ribadito Barberini – ma è un’offerta in più a disposizione dei cittadini per abbattere le barriere e rispondere ai loro bisogni in modo più efficace».
Servizio alle persone Evitare perdite di tempo al Cup, ma anche cercare di abbattere le liste d’attesa. «Si tratta di un progetto di gruppo – ha spiegato Benedetti – deve portare semplificazione per dare al cittadino un canale d’accesso diverso». Per lui, il risultato è già positivo, ma è ancora tutto da incrementare. «Le persone ci hanno chiamato per ringraziarci – ha detto – ad oggi il numero di telefonate è già consistente, ma progressivamente arriveremo a percentuali elevate. Il sistema crescerà verso l’informazione e l’offerta ai cittadini. Ringrazio l’assessorato ma anche gli altri colleghi che hanno collaborato per la parte tecnologica ». Particolarmente utile, il servizio di prenotazione da casa, potrebbe rilevarsi per chi ha problemi di disabilità. Gli operatori – alcuni in un nucleo centrale ed altri decentrati nelle varie strutture – sono stati scelti in modo che possano instaurare un buon rapporto con le persone, fornendo una sorta di ‘help desk’ ai cittadini e aiutandoli ad orientarsi nel complesso del sistema sanitario. «L’ho testato personalmente – ha assicurato Barberini – gli operatori sono chiari, veloci e competenti. Questo fa parte di uno dei tanti progetti da realizzare nei prossimi mesi, migliorare la qualità della risposta della pubblica amministrazione alla domanda del cittadini».
I numeri Nel 2016, sono state erogate quasi 14 milioni prestazioni, delle quali oltre 10 sono di laboratorio, seguite da diagnostica e visite. Le prenotazioni, invece, negli ultimi di due anni, sono state circa 3 milioni all’anno. Dall’inizio del 2017, ne sono state effettuate circa 7 mila e di queste, in media, circa 200 al giorno sono state fatte al telefono. I pagamenti dei ticket online, invece, nel mese di gennaio, oscillano tra i 130 e i 150 al giorno.