Santopadre: «Per il nuovo Curi non ci saranno problemi»

Il presidente del Perugia a UmbriaTV: «Dodici anni fa nessuno ci avrebbe creduto. Tra un paio di mesi il progetto. Il Gubbio ci ha dato disponibilità per giocare al Barbetti»

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Il nuovo Renato Curi può concretamente vedere la luce. La notizia del giorno comunicata dal Perugia Calcio è l’accordo trovato tra gli imprenditori con la palla che ora passa al Comune (da inserire link). UmbriaTV, televisione partner ufficiale del club biancorosso, ha mandato in onda a L’Anticipo l’intervista realizzata da Marco Taccuccci a Massimilano Santopadre.

Nuovo stadio Curi: firmato l’accordo. La palla passa al Comune

La tanto attesa firma

«Ho vissuto momenti di un gruppo di amici che vogliono fare qualcosa che possa rimanere nella storia della città». Così Massimiliano Santopadre ha raccontato del gruppo che sta dietro il progetto del nuovo Curi: «Tra gli imprenditori ci sta anche Giulio Benni di King Sport. Un ruolo cruciale lo hanno avuto il direttore generale Attilio Matarazzo e il vicepresidente Stefano Cruciani. Mi hanno spronato quando mi hanno visto un po’ titubante. E’ un passo importante che un po’ mi spaventava. Sono otto-nove mesi che ci lavoriamo in silenzio». Ora la palla passa alle istituzioni, ma problemi non ci dovrebbero essere: «Siamo riusciti a creare questa grande possibilità. In parte abbiamo già parlato con alcune cariche decisionali. Sulla carta ostacoli non li vedo. La burocrazia in Italia però è complessa e capisco sindaci e assessori. Non è semplice ma sono convinto che lo faremo».

I dettagli

Si vocifera che il progetto sia di Gino Zavanella. Santopadre ha confermato che sia stato disegnato da una grande mano senza però fare il nome: «Sarà uno stadio bellissimo e moderno fatto da un degli architetti più importanti in Europa per gli stadi». Sulla funzione: «Porterà a vivere l’impianto tutta la settimana. Ci sarà uno stadio, dei negozi, dei ristoranti e speriamo si possano organizzare tanti eventi. La priorità resterà però sempre il calcio e le partite del Perugia». Per vedere il progetto non ci sarà tanto da attendere: «A breve avremo delle riunioni per fissare la data della presentazione che sarà importante. La faremo entro due mesi e mi hanno permesso che parteciperanno anche Gravina e Balata. Per vederlo terminato servono almeno quattro anni». L’ipotesi Gubbio è la più forte per il trasferimento della squadra negli anni dei lavori: «Mi ci sono voluti cinque-sei mesi per metabolizzare. Era la cosa principale che mi bloccava nel firmare. Tante cose conseguono al giocare in trasferta. Poi ho riflettuto e ho avuto amici coscienziosi. Ho già fatto un passaggio con Sauro Notari che mi ha dato assoluta disponibilità».

Il campo

Lo stadio è solo uno degli ultimi step del processo di crescita del Perugia. Spiega Santopadre a UmbriaTV: «Ci sarà un pool di imprenditori per la parte tecnica. Siamo partiti dal campo, poi sede, museo e ora stadio. Servirà poi una compagnia che possa costruire un futuro tecnico per il club. Spero che lo stadio mi possa aiutare a far avvicinar persone serie, che soddisfino i requisiti psicologici, economici e di passione. Devono voler fare bene nel calcio». Il presidente ha una richiesta ai grifoni per la partita contro il Sudtirol: «Che facciano una partita da Perugia lottando su ogni pallone. Per me è fondamentale vedere la loro reazione. Sono un grande gruppo e l’allenatore ha portato tranquillità. Mi vergogno per la posizione in classifica che penso non sia mai successo nella nostra storia». Non si sbliancia sulle critiche dei tifosi: «Dispiace che provengano da persone a cui ho sempre voluto bene e continuo a farlo. Ma capisco le loro motivazioni. E’ uno stimolo perché vorrei che smettessero per il risultato del campo». Infine, il sogno di cui Baldini è tornato a parlare a Perugia. Santopadre: «Nuovo stadio e squadra in A? L’ho sognato tante volte, dalla firma di ieri sera ho dormito pochissimo».

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