Arresti domiciliari in luogo della custodia in carcere: questa la decisione del gip Simona Tordelli nei confronti dei tre giovani arrestati dai carabinieri della Compagnia di Terni per la violenta rapina commessa lo scorso aprile ai danni del Conad City di via Marconi, ad Arrone. I legali difensori dei tre – gli avvocati Lorenzo De Luca, Francesco Mattiangeli e Riccardo Ciampi – avevano avanzato specifiche istanze al tribunale, chiedendo la revoca della custodia cautelare o la sostituzione con misure meno afflittive. Il giudice ha optato per questa seconda ipotesi, applicando i domiciliari nei confronti dei 18enni O.K. e A.R. e del 24enne di origini libiche M.M., i primi due arrestati poche ore dopo l’assalto al supermercato, il terzo alcuni giorni dopo, a fine aprile. Nel decidere, il giudice ha rimarcato il fatto che le esigenze cautelari si siano attenuate per il decorso del tempo e il positivo comportamento processuale, ma che non siano scemate anche per la spregiudicatezza – il titolare del Conad era stato colpito più volte alla testa, tanto da necessitare di oltre trenta punti di sutura – dimostrata nell’azione criminale.
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