Le cuoche delle mense scolastiche e universitarie di Perugia, con la tuta bianca da lavoro, pentole, mestoli e coperchi, mercoledì sono scese in piazza a scioperare. Con loro le lavoratrici e lavoratori di tutti gli altri settori del turismo: bar e ristoranti, agenzie di viaggio, alberghi di Confindustria e tour operator.
‘Flash mob’ Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil di Perugia, hanno infatti organizzato un ‘flash mob’ sotto la sede della Cgil di Perugia per dare voce, in particolare, alle lavoratrici che, oltre al contratto scaduto da 24 mesi (come per tutti i lavoratori del turismo) si ritrovano anche, in diversi casi, in scadenza di appalto, con una totale incertezza per il futuro. «Altissima l’adesione tra le lavoratrici e i lavoratori delle mense di Perugia, che hanno aderito in massa allo sciopero, pur garantendo la continuità del servizio per i bambini e le bambine delle scuole cittadine», riferiscono Filcams, Fisascat e Uiltucs.
A livello nazionale sono quasi un milione gli addetti ancora in attesa del rinnovo del contratto di lavoro scaduto da 2 anni. La mobilitazione dei lavoratori del turismo in Italia si è intrecciata con la giornata di protesta globale ‘Global fast-food workers action day’, indetta dal sindacato mondiale del turismo a tutela dei diritti dei lavoratori dei fast food in tutto il mondo. In Italia lo sciopero, che punta a riaprire i tavoli del negoziato, per giungere ai rinnovi dei contratti, è stato accompagnato da tre manifestazioni nazionali che si terranno a Milano, Roma e Taormina.