«Scuole chiuse e centinaia di persone in piazza: presa in giro»

Una lettrice di umbriaOn, mamma e dipendente dell’ospedale, si sfoga evidenziando il contrasto fra i provvedimenti assunti dalla Regione e la ‘Tirreno-Adriatico’ che sabato è partita da Terni

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Sabato mattina a Terni c’è stata la ‘passerella’-partenza della IV° tappa della 56° Tirreno-Adriatico. L’evento non è passato inosservato – difficile che lo fosse, considerata la tipologia e lo spessore – e c’è chi si chiede come mai sia stato possibile tutto ciò in un periodo così delicato a livello pandemico. Riceviamo e pubblichiamo la lettera di una donna rimasta attonita nel vedere le immagini.

Lavoro in ospedale e sono mamma di due bambine. Conosco bene la situazione Covid, dai numeri recenti dei contagi a Terni immaginavo e sospettavo che prima o poi sarebbe accaduto.

GALLERY E VIDEO DELLA PARTENZA DAL CENTRO

La nostra ‘cara’ Tesei ha firmato l’ordinanza per tutelare i nostri ragazzi e le famiglie chiudendo le scuole. È stata una notizia che sinceramente mi ha fatto rivivere un déjà-vù. Siamo ancora con numeri simili ad un anno fa, i ragazzi nuovamente a casa e noi genitori ad organizzarci per chi, come me e mio marito, deve chiedere permessi e ferie per stare a casa con le bambine in quanto i nonni vanno tutelati.

Ma poi oggi cosa vedo? Mi arrivano decine e decine di foto della corsa di biciclette in centro a Terni con assembramenti mostruosi come se niente fosse. Io mi domando: ma ci stanno predendo in giro o a che gioco stiamo giocando? Cara Tesei, venerdì hai firmato un’ordinanza costringendo nuovamente i nostri ragazzi a casa, dicendo che la maggior parte dei contagi avviene a scuola e che la fascia d’età a maggior rischio sono i nostri bambini, i nostri ragazzi. Mentre oggi si permette nella nostra città una gran manifestazione con le strade piene di gente, dimenticandoci la gente che lotta ogni giorno, ogni momento per sconfiggere questo piccolissimo nemico chiamato coronavirus.

Ma io alle mie bambine cosa potrò dire sul perché è chiusa la scuola, che è un loro diritto, mentre per il resto della vita è tutto concesso? Sono una mamma, una lavoratrice che, penso come tante altre, non c’è la fa più. Siamo esauste, le nostre forze scarseggiano sia nel lavoro ma anche per sostenere i nostri figli psicologicamente. A chi ci governa dico: prendete una decisione seria, ma dico Seria con la S maiuscola se volete veramente tutelare la nostra salute.

Voce a cui si aggiunge quella di un avvocato e padre ternano che riportiamo di seguito.

Colgo l’occasione dal vostro articolo riportante le giuste doglianze di una mamma per la chiusura delle scuole mentre in piazza stamattina abbiamo potuto tutti vedere la palese violazione di tutte le norme anti Covid che i nostri bambini – invece – hanno rispettato per quasi un anno scolastico come eroici soldatini. Mi associo allo sdegno di questa mamma e di tutti i genitori dei nostri piccoli eroi. Negozi aperti, piazze piene e bambini a casa, senza scuola e senza giochi. L’ennesima risposta inadeguata da parte delle istituzioni nel segno del ‘forti con i deboli e deboli con i forti’. Vorrei tanto sapere dove stavano stamani i soggetti preposti al controllo.

Sulla vicenda interviene un altro ternano, Gianluca Fratoni.

Condivido totalmente il contenuto della lettera di una mamma sul contrasto fra le misure per la zona arancione e quello che si è visto a Terni per la Tirreno-Adriatico. Perchè dobbiamo fare tanti sacrifici (quelli previsti dal Governo a cui si sommano quelli imposti dal governatore Tesei), a cui ci sottoponiamo malvolentieri ma nella speranza che possano servire a farci uscire dall’incubo Covid e poi vedere che vengono consentiti assembramenti quali quelli di sabato mattina a Terni? Chi voleva vedere la partenza della gara poteva farlo tranquillamente a casa davanti alla Tv. E poi, di fronte a tante rinunce di tutti noi, sarebbe stato così drammatico rinviare una competizione sportiva che al massimo può interessare solo qualche migliaio di persone? Quando la pandemia sarà passata e registreremo (oltre ai tanti malati e morti) le migliaia di posti di lavoro persi, gli innumerevoli esercizi commerciali chiusi, i danni che subiranno i nostri bambini e ragazzi dalla prolungata assenza a scuola, ci consolerà sapere che però a Terni abbiamo visto la partenza della Tirreno-Adriatico?

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