Sellano, già 25mila ingressi per il ponte tibetano. E c’è l’interesse di Mediaset

Primi numeri positivi per l’opera, ma «c’è ancora molto da fare». Una produzione tv presto sul territorio

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Circa 25 mila ingressi dal giorno dell’inaugurazione, avvenuta il 23 marzo scorso, con una stima totale di circa 60 mila presenze sul territorio: numeri decisamente positivi per i primi cinque mesi di attività del ponte tibetano di Sellano, il più alto d’Europa nel suo genere. L’opera ingegneristica vuole fare del piccolo comune della Valnerina – e del comprensorio più in generale – una meta turistica di punta dell’Umbria. Tra le prime attività commerciali che iniziano ad insediarsi, b&b che aprono e produzioni televisive interessate, il ponte può essere davvero un volano per lo sviluppo del territorio, dove si lavora alla promozione e – non senza qualche difficoltà – al potenziamento dei servizi.

L’ATTRAVERSAMENTO DEL PONTE – VIDEO

«Le presenze sono state finora molte e costanti» spiega il sindaco di Sellano, Attilio Gubbiotti. «Il ponte è sicuramente una forte attrattiva, ma in tanti scoprono anche i percorsi di trekking e zone finora mai esplorate e tornano per conoscerle meglio. Insomma, scoprono una Valnerina attraente». Per aumentare l’attrazione, l’amministrazione, spiega il primo cittadino, è impegnata «nel potenziamento dei servizi igienici e nelle attività di supporto per coloro che stanno cominciando ad aprire piccole aziende, come il primo bar nella frazione di Montesanto o un b&b in zona. La burocrazia però è tanta – continua – e per chi non ha confidenza con essa non è facile. I nostri uffici stanno cercando di fornire l’assistenza necessaria per rendere le procedure più agevoli».

L’INAUGURAZIONE DI MARZO

«Oltre ai servizi igienici e alla viabilità, si sta lavorando al potenziamento di un parco avventura e dei sentieri, ma più in generale l’obiettivo è mettere a sistema Sellano con l’intera Valnerina, un compito non facile» commenta Paolo Borroi, destination manager di Visit Sellano, il marchio creato dal Comune per promuovere il territorio. «C’è tanto ancora da fare – prosegue – per consolidare l’organizzazione e i servizi primari, ma il nostro progetto non è legato esclusivamente al ponte quanto a rendere attrattivo tutto il territorio per far sì che i turisti vengano e permangano, portando ricadute positive su tutte le attività. Abbiamo ottimi segnali per le attività esperenziali, come il noleggio di bici e quelle legate al trekking, mentre singhiozza l’apertura di nuove attività di ristorazione. Anche perché si è innescato un meccanismo poco produttivo, in base al quale chi ha locali adatti all’apertura di nuove attività o li tiene per sé oppure cerca di speculare ‘sparando’ cifre di affitto o vendita non sostenibili. Ma bisogna ricordare che la stagione turistica è breve e il borgo è piccolo». A pochi mesi dall’inaugurazione del ponte tibetano più alto d’Europa, intanto, Sellano ha risvegliato l’attenzione della tv: c’è infatti una produzione Mediaset interessata a lavorare sul territorio. «Dobbiamo definire varie questioni» dice Borroi, senza svelare altri dettagli. A settembre si saprà di più.

ll ponte tibetano – a pedata discontinua – che unisce Sellano alla frazione di Montesanto si sviluppa nel vuoto per 517,5 metri a 175 metri altezza sopra la valle del fiume Vigi e sono necessari 1023 passi per attraversarlo. Assieme al ponte tibetano di Arouca 516 in Portogallo è il più alto d’Europa. Quello di Sellano però ha la caratteristica di essere in salita, con 68 metri di dislivello positivo tra le due stazioni. L’opera, iniziata nel 2022, è stata interamente finanziata con i fondi Pnrr per un costo totale di 1,5 milioni di euro

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