Separazioni e divorzi, Terni semplifica tutto

Nel 2017, al primo novembre, sono stati 78 complessivamente i divorzi e le separazioni davanti all’ufficiale Stato civile del Comune. Costi bassi e tempi brevi

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di Fra.Tor.

Molte coppie hanno scelto di intraprendere il percorso di separazione o di divorzio, mentre alcune hanno preferito la negoziazione assistita. Ma ci sono stati anche dei casi in cui i coniugi, al momento della decisione definitiva, ci hanno ripensato e quindi tutto è bene quel che finisce bene. I dati, però, parlano chiaro, ormai la formula ‘finché morte non ci separi’ non è più così perentoria come lo era un tempo. I matrimoni finiscono, accade molto più spesso di quanto si possa pensare e, anche nel 2017 a Terni c’è chi ha scelto la nuova formula ‘semplificata’ in Comune.

Formula ‘semplificata’ Un decreto legge del 2014 prevede due nuovi procedimenti che coinvolgono gli ufficiali di Stato civile e alternative al ricorso giudiziale davanti ai tribunali civili. Dopo una prima fase di ‘rodaggio’, anche Terni si è adeguata alle novità introdotte dalla legge, usufruendo sempre più della procedura più rapida ed economica, ovvero quella difronte a un ufficiale di Stato civile.

Separazioni e divorzi Senza figli si divorzia e ci si separa in 30 giorni, al costo di 16 euro. Quando i coniugi non hanno figli e sono d’accordo nel dividersi, la procedura è facile ed economica. Basta, infatti, presentarsi dal sindaco del Comune di residenza di uno dei due. Marito e moglie devono fornire un documento in cui dichiarino di volersi dividere alle condizioni elencate, per la cui stesura ci si può far aiutare da un avvocato, ma è facoltativo. I due coniugi devono firmare accordo e dichiarazione davanti al sindaco, che li invita a ripresentarsi dopo 30 giorni per confermare la scelta. Se non dovessero tornare, restano a ogni effetto marito e moglie. Nel 2017, al primo novembre, sono stati 78 complessivamente i divorzi e le separazioni davanti all’ufficiale Stato civile di Terni.

Negoziazione assistita Con figli e patrimonio da dividere serve l’avvocato, ma non il tribunale. Se ci sono figli, trasferimenti immobiliari, assegni e case coniugali serve l’avvocato, ma non è necessario finire in tribunale, si può risolvere tutto nello studio del legale. A seguito di un controllo da parte della Procura della Repubblica, gli atti sono poi trasmessi al tribunale. Le separazioni consensuali convengono perché chi si separa consensualmente e presenta personalmente il ricorso, spende solo 43 euro. Se si vuole un avvocato, si può risparmiare scegliendone uno anziché due, ma bisogna separarsi consensualmente. In questo caso la spesa può aggirarsi intorno ai 2 mila euro. Nei divorzi, anche consensuali, sono obbligatori due avvocati. Nel 2017, al primo novembre, sono stati 15 i divorzi con negoziazione assistita a Terni.

Il lieto fine A Terni, nella maggior parte dei casi, le separazioni o i divorzi davanti all’ufficiale di Stato civile sono stati pacifici e in accordo fra le parti; pochissimi i casi degenerati in accese discussioni o ‘guerre’ fra gli ormai ex coniugi. Molti i divorzi fra coppie sposate da tanti anni che, separate di fatto da tanto tempo, hanno approfittato della formula ‘semplificata’ e decisamente più economica. In aumento le separazioni fra coppie sposate, invece, da pochissimi anni; queste risultano quasi sempre le più tristi e dolorose per il fallimento in breve tempo dell’unione. A Terni, però, c’è anche qualche storia a lieto fine; alcune coppie non si sono ripresentate al secondo incontro e in un paio di occasioni i due coniugi, una volta arrivati davanti all’ufficiale di Stato civile hanno deciso di lasciar stare e tornare a casa insieme per proseguire la loro storia d’amore.

Divorzio breve Va ricordato, infine, che una legge del 2015, interviene sulla disciplina della separazione e del divorzio, riducendo i tempi per la domanda di divorzio, fino a quel momento fissati dal legislatore in 3 anni dalla avvenuta separazione giudiziale o consensuale tra i coniugi. Nelle separazioni giudiziali si riduce da 3 anni a 12 mesi la durata minima del periodo di separazione ininterrotta dei coniugi che legittima la domanda di divorzio. Il termine decorre dalla comparsa dei coniugi di fronte al presidente del tribunale nella procedura di separazione personale. Mentre, nelle separazioni consensuali – anche in caso di trasformazione da giudiziale in consensuale -, si riduce a 6 mesi la durata del periodo di separazione ininterrotta dei coniugi che permette la proposizione della domanda di divorzio. Il termine decorre analogamente dalla comparsa dei coniugi di fronte al presidente del tribunale nella procedura di separazione personale.

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