Sicurezza a Terni, scontro M5S-Lega

Per i pentastellati «non si può pensare che spetti a forze dell’ordine e procura sopperire alle lacune di una classe dirigente inadeguata». La replica leghista: «No lezioni da loro»

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«Sicurezza? A Roma è colpa della Raggi, a Terni è colpa del governo. Questa è in sintesi l’equazione che alcuni esponenti istituzionali del Carroccio domenica hanno veicolato con Facebook». Così i consiglieri comunali del M5s di Terni, critici verso l’operato dell’amministrazione comunale: «Il riferimento è al poliziotto costretto a sparare al pluripregiudicato armato che si trovava davanti alla stazione Roma Termini. Forse dimenticano che a Terni solo un anno fa accadde un fatto simile e per alcuni aspetti ben più grave, quando un carabiniere del nucleo radiomobile venne ferito da un colpo esploso dalla pistola che gli era stata sottratta e fu costretto a 30 giorni di prognosi. Al tempo ovviamente i consiglieri leghisti attaccarono il governo, oggi in una situazione analoga è colpa del sindaco di Roma».

«Degrado crescente»

«A Terni che in materia di sicurezza le destre abbiano fallito – proseguono i consiglieri pentastellati – è sotto gli occhi di tutti, inutile fare gli elenchi. La Lega a Terni sta subendo passivamente il degrado crescente. Il motivo è semplice. Governare le politiche sociali, le politiche giovanili, le politiche sulle dipendenze spetta appunto alla politica. Non si può pensare che a sopperire le lacune di una classe dirigente inadeguata, debbano essere le forze dell’ordine e la magistratura, istituzioni che con grandissimo impegno troppo spesso sono costrette a raddoppiare gli sforzi a causa del vuoto pneumatico che questa amministrazione unitamente a quella regionale stanno lasciando dilagare. Come si fa a pensare che il problema del disagio giovanile e delle risse possa essere risolto solo grazie a 5 agenti di polizia in più? Sia chiaro ben vengano, ma la politica quando arriverà a fare la sua parte? Considerando che fino ad oggi si è solo smantellato ciò che c’era in cambio del deserto delle politiche giovanili? Intanto i giovanissimi continuano a morire di overdose, finiscono in coma etilico oppure si prendono a pugni in mezzo alla strada. Ma veramente anche dinanzi a questo non siamo in grado di avere uno scatto di orgoglio? Come si fa a credere che il problema dello spaccio e delle dipendenze si possa risolvere solo con gli arresti? Quando Terni è una delle città dove le dipendenze di alcune sostanze sono da record nazionale e, nonostante le retate, il mercato non fatica a trovare nuova offerta e nuova manovalanza, a testimonianza che è fondamentale lavorare per diminuire la richiesta». Per il Movimento «c’è bisogno di serietà ed ascolto, in questa nostra ‘conca’ le competenze non mancano. Il problema è che i decisori sono sempre più distanti da esse e sempre più vicini agli slogan nazionali di leader senza moralità e scrupoli. Serve un confronto vero e costante che vada oltre i tavoli costituiti. Chiamateli stati generali delle politiche sociali e giovanili, chiamateli come volete, ma si apra alla discussione e alla competenza. Lo dobbiamo a noi e ai nostri figli».

La Lega replica: «M5S non può dare lezioni sulla sicurezza»

A stretto giro arriva la replica dei consiglieri comunali della Lega Terni: «Un Movimento 5 Stelle in evidente confusione utilizza vicende di cronaca totalmente scollegate tra loro per attaccare la Lega. I grillini arrivano a comparare quello che è successo a Roma sabato sera con la vicenda avvenuta a Terni quasi due anni fa, strumentalizzando situazioni che nei tempi, nei modi, nei luoghi e nel contesto sociale in cui si sono dipanate, non hanno assolutamente alcun collegamento. Non vorremmo che nelle loro parole e in piena linea con il dilagante finto buonismo della sinistra, ci fosse un tentativo non troppo velato di condannare il poliziotto che ha sparato in Via Marsala a Roma per neutralizzare un ghanese pluripregiudicato, che stava terrorizzando e mettendo in pericolo i passanti brandendo un coltello. Noi della Lega siamo sempre dalla parte della legalità, del rispetto delle regole e delle forze dell’ordine, che mettono a rischio la loro vita per proteggere quella dei cittadini. Come può spiegarci – proseguono – cosa dovremmo fare sul tema sicurezza un partito che in molte realtà locali governa con il Pd, che è politicamente schierato per i porti aperti e per l’immigrazione incontrollata (che sappiamo produrre un aumento di episodi di criminalità) che con l’ex Ministro della giustizia Bonafede ha fatto uscire di prigione centinaia di detenuti, tra trafficanti di droga, mafiosi e protagonisti di altri gravi reati? Il M5S a Terni non ha mai proposto o prodotto un’iniziativa seria per combattere l’illegalità, anzi, in questi anni è sempre stato soltanto capace di contrastare qualsiasi proposta provenisse dalla giunta Latini senza fornire alternative valide. Da quando è stato eletto, il sindaco Latini sostenuto dalla Lega si è subito attivato per migliorare la sicurezza reale e quella percepita dai cittadini. Da una massiccia implementazione della videosorveglianza, che grazie ad un sistema integrato che collega le telecamere private a quelle pubbliche permette ad una centrale operativa unica di tenere sotto controllo la città, fino ad un maggior presidio del territorio grazie alla sinergia tra istituzioni e forze dell’ordine. Il costante collegamento tra amministrazione, questore e prefetto, permette di avere un quadro chiaro delle criticità che si riscontrano in città e di intervenire prontamente per risolvere le situazioni più a rischio, anche con agenti in borghese. La visita del Sottosegretario all’Interno Molteni, che ha assicurato l’invio di 5 agenti a Terni, testimonia ancora una volta la vicinanza e l’attenzione del governo e della Lega verso la nostra città: il Comune di Terni non è solo a combattere la battaglia contro l’illegalità».

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