Sisma, il gran lavoro dei Vigili del Fuoco

Il riepilogo delle attività del Corpo, lungo questi 12 mesi, a sostegno della popolazione e delle istituzioni. La polemica da Ischia

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Oltre 18 mila interventi: 1700 verifiche, 890 assistenze tecniche, 545 coperture di tetti, 171 demolizioni, 16 salvataggi. E così via. Sono i numeri delle operazioni compiute dai vigili del fuoco dal 24 agosto 2016 ad oggi.

IL TERREMOTO

L’impegno dei VVFF dell’Umbria Dai primi minuti dopo il sisma delle ore 3.36 del 24 agosto 2016 sono stati inviati nel territorio della Valnerina oltre 120 vigili del fuoco dell’Umbria. Verificato che nel territorio umbro non erano presenti persone rimaste coinvolte o da soccorrere, tre squadre sono poi state inviate oltre il confine regionale, raggiungendo i centri abitati di Cittareale, Arquata del Tronto ed Accumoli, dove la situazione era più complessa. I pompieri umbri hanno estratto dalle macerie alcune persone vive e, purtroppo, anche diverse vittime.

UN VIDEO DEI VIGILI DEL FUOCO

Supporto alle persone A Norcia e nei comuni limitrofi, anche con il contributo dei vigili del fuoco, il personale di Perugia e Terni – coordinato dalla Direzione Regionale dell’Umbria – ha avviata la macchina dei soccorsi per fronteggiare tutte le richieste che i cittadini facevano direttamente alla sala operativa del 115, per verificare le lesioni degli edifici e per il recupero dei generi di prima necessità (farmaci, indumenti) all’interno delle abitazioni che erano state abbandonate dopo le scosse sismiche. In alcuni casi è stato necessario intervenire per mettere in sicurezza gli impianti del gas che presentavano perdite con conseguente rischio di esplosioni.

UN ALTRO VIDEO DEI VIGILI DEL FUOCO

I presìdi Per fronteggiare al meglio le richieste dei cittadini, i vigili del fuoco hanno costituito dei piccoli presìdi nelle frazioni di San Pellegrino, Castelluccio e nei pressi di piazza Romana a Norcia. Coinvolti oltre 30 mezzi operativi. Altre squadre hanno operato fin da subito a Preci, a Cascia e a Monteleone di Spoleto. L’attività operativa è stata coordinata dal Comandante Marco Frezza e dal suo vice Gianfrancesco Monopoli, insieme ai funzionari tecnici presenti sul territorio presso i vari centri operativi. Altri interventi sono stati eseguiti nel comprensorio di Foligno sia in quello di Spoleto per la presenza di lesioni ai fabbricati, distacchi di gronde e di intonaco. Nei locali del Distaccamento Volontario di Norcia è stata creta una base logistica per gestire le risorse – quelle specificamente umbre e quelle fatte affluire da altre regioni – fino alla costituzione di un vero campo base per ospitare oltre 200 unità.

SOCCCORSO ANCHE AGLI ANIMALI – IL VIDEO

La basilica di San Benedetto Un primo bilancio, effettuato il 4 dicembre 2016 in occasione di Santa Barbara, parlava già di circa 10mila interventi, portati a compimento con personale proveniente anche da altri comandi ed ancora operativo a Norcia, Cascia e Preci. Numerosi gli interventi effettuati in questi dodici mesi per la tutela dei beni culturali, con il recupero da edifici danneggiati o comunque resi inagibili dal sisma di opere d’arte, a cominciare dalle reliquie di San Benedetto e alcune parti del rosone della facciata della basilica, a Norcia. Sulla stessa chiesa, per attenuare i danni del maltempo, i vigili del fuoco hanno applicato alle pareti superstiti dei teli per proteggere le opere d’arte. E dopo i danni più rilevanti della scossa del 30 ottobre si è provveduto al recupero di altre opere, alla rimozione di parte delle macerie ed alla messa in sicurezza delle strutture rimaste in piedi tra cui la grande facciata.

SAN BENEDETTO

La torre di Norcia Sempre a Norcia si è provveduto alla messa in sicurezza della torre civica annessa al municipio: come per altri campanili, dopo il recupero delle campane i vigili del fuoco hanno realizzato un sistema di messa in sicurezza – con appositi tiranti – per tenere insieme la parti sconnesse della struttura. Alcune opere d’arte, fra cui statue lignee, sono state invece prelevate dal museo «La Castellina» e messe al sicuro. Nel complesso, sono diverse centinaia le opere salvate dalla distruzione tra queste recupero della pala d’altare di Jacopo Siculo a Norcia dalle macerie della chiesa di san Francesco.

Le demolizioni Tutti questi interventi hanno consentito di limitare le zone rosse e permettere ai cittadini di riutilizzare immobili o spazi pubblici come nel caso del centro storico di Norcia che progressivamente è stato riaperto al pubblico. In alcuni casi si è dovuto procedere alla demolizione degli edifici anche in questo caso i vigili del fuoco sono stati chiamati ad agire ed alcune attività sono ancora in corso come a Castelluccio e a San Pellegrino di Norcia, impegnando mezzi speciali e personale appositamente preparato. Alcune decine le demolizioni fin qui eseguite.

HOTEL RIGOPIANO

I riconoscimenti I comuni di Cascia e Preci hanno concesso la cittadinanza onoraria ai Vigili del Fuoco. Ad Assisi, poi, l’odine nazionale degli psicologi ha consegnato un premio «a riconoscimento della meritoria attività svolta nei paesi dell’Italia centrale a seguito del gravissimo evento sismico, per l’altissima professionalità dimostrata nella gestione dell’emergenza e per il prezioso supporto dato alle persone coinvolte».

Noi, abbandonati a Ischia Intanto, da Ischia, arriva una storia assurda. I vigili del fuoco, dopo le operazioni nella fase post sisma, sono stati lasciati sull’isola senza che nessuno andasse a riprenderli. Il personale non ha ricevuto disposizioni precise sul rientro ed ha dovuto attendere molte ore, dopo le 36 di intervento, per poter far rientro alla propria sede Situazioni «inaccettabili» secondo Uilpa: «Non possiamo accettare ulteriori situazioni analoghe e pertanto riteniamo necessario che si stabiliscano immediatamente delle procedure, le quali, attuate in situazioni analoghe, evitino che il personale operativo si ritrovi nelle condizioni di dover elemosinare un passaggio per rientrare nella propria sede di servizio. I Vigili del fuoco non meritano questo».

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