Sisma, tasse indigeste: la De Micheli precisa

Umbria: dopo le critiche all’ipotesi di contrarre mutui per i tributi arretrati, il commissario dice la sua. Norcia: inaugurato l’asilo Lo Scoiattolo e nuove Sae in arrivo

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Ha ripreso le proprie attività, l’inaugurazione si è tenuta venerdì mattina, l’asilo nido comunale ‘Lo Scoiattolo’ di via dell’Ospedale, a Norcia. Dopo gli eventi simici del 2016, l’edificio non necessitava di particolari interventi ma essendo un luogo strategico, che ospita bambini da 6 mesi a 3 anni, il Comune ha messo in atto lavori di adeguamento sismico secondo le nuove normative, utilizzando nuove tecniche e materiali come la fibra di carbonio sui giunti.

TUTTO SUL TERREMOTO

Presenti alla cerimonia il sindaco Nicola Alemanno («è la prima opera pubblica che riapre all’interno del ‘cratere’» ha dichiarato), gli assessori Giuseppina Perla, Giuliano Boccanera e il capo ufficio Livio Angeletti. Alcuni interventi hanno riguardato l’impianto di riscaldamento con il rifacimento della centrale termica, a metano, con doppia caldaia. Al momento l’asilo nido comunale conta 18 bambini, un numero destinato a salire anche in vista delle prossime consegne di Sae che consentiranno il rientro a Norcia di altre famiglie.

Sae in consegna Intanto domenica 5 novembre altre 46 Sae verranno consegnate ad Agriano, Campi ed Ancarano. Lo scorso 26 ottobre il Comune, con la delibera di giunta 158, ha approvato l’elenco degli aventi diritto per le aree: Zona Industriale C, Montedoro, viale XX Settembre 2, Madonna delle Grazie, San Pellegrino 2 e 3, Frascaro, Valcaldara, Nottoria, Savelli, Agriano, Casali di Serravalle, Popoli, Campi, Ancarano, Piediripa, Forsivo e Castelluccio. «I destinatari – si legge nella delibera – possono, entro il termine perentorio del 10 novembre (salvo il caso di consegna anticipata), segnalare necessità o esigenze che l’amministrazione si riserverà di valutare». Considerate le Sae già consegnate, ammonta così a 583 il numero di ‘casette’ nel territorio comunale.

Le tasse della discordia Intanto il commissario straordinario per la ricostruzione, Paola De Micheli, torna sul tema delle tasse nell’area del ‘cratere’ che tanti mal di pancia aveva scatenato in seguito alla lettera inviata ai sindaci dei Comuni colpiti dai terremoti: «In situazioni emergenziali come quelle che hanno caratterizzato il centro Italia con il sisma 2016, è facile che le informazioni si confondano – precisa la De Micheli -. Nella lettera ai sindaci di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, abbiamo invitato gli amministratori locali a informare le imprese sui provvedimenti utili alla ripartenza socio economica. Sostanzialmente, le imprese potranno rateizzare, a partire dal 1° gennaio 2020, le imposte sospese nel 2016 e nel 2017, accedendo ad un mutuo completamente gratuito, da contrarre subito, le cui garanzie sono a carico dello Stato. Tali imposte andranno pagate, detratta l’esenzione in de minimis (200 mila euro circa) e si verseranno solo per il differenziale anche per il 2018, come avvenuto per il 2017».

Paola De Micheli

La spiegazione «Facciamo un esempio – spiega il commissario nominato dal governo -, l’impresa Mario Rossi che rientra nelle condizioni della zona franca urbana, con sede a Norcia, nel 2017 avrebbe dovuto pagare 70 mila euro tra imposte erariali, regionali, comunali e contributi dei lavoratori. Siccome la soglia del de minimis è di 200 mila euro, l’impresa non dovrà versare nulla per il 2017 e quindi potrà anche non accedere al mutuo. Se però il totale delle imposte dell’impresa invece che di 70 mila fosse di 210 mila euro, ci sarà la possibilità per l’attività di accedere a un mutuo di 10 mila euro che verrà pagato a partire dal 1° gennaio 2020, senza interessi e con garanzie dello Stato. Per il 2018, se la medesima impresa rimane sotto il de minimis, continuerà a non pagare nulla. Se invece lo supera, dovrà riconoscere agli enti coinvolti (Stato, Regione, Comuni, Inps e Inail) il differenziale oltre i 200 mila euro. Specifico – prosegue Paola De Micheli – che nelle condizioni della zona franca urbana rientrano tutte le imprese che hanno subito danni al fatturato. Esistono, tuttavia, imprese che non hanno questo genere di danni ma che fanno parte del cratere sismico. Anche per queste è previsto l’accesso al mutuo».

«Serve unità di intenti» «La zona franca urbana è contenuta nella legge di bilancio e vale per le imprese. Prevede un rinvio al 20 novembre 2017 (anziché al 6 novembre 2017 come inizialmente stabilito) del termine per la presentazione delle domande da parte delle imprese per accedere ai benefici e alle agevolazioni della zona franca urbana. L’intervento prevede la concessione di agevolazioni sotto forma di esenzioni fiscali e contributive in favore di imprese e titolari di reddito di lavoro autonomo che svolgono la propria attività o che la avviano entro il 31 dicembre 2017 nella Zfu Sisma Centro Italia. La sospensione del pagamento dei mutui per i privati verrà prorogata con un emendamento governativo che verrà presentato la prossima settimana, al Dl fiscale in discussione al Senato. Quest’ultimo entrerà in vigore prima della legge di bilancio e consentirà di anticipare i tempi di questa agevolazione. Inoltre, nel 2018, abbiamo in previsione una negoziazione con l’Abi per la revisione dei piani di ammortamento dei mutui privati, per evitare che le rate sospese comprensive di interessi di questi due anni, vengano caricate sul solo primo anno. L’esigenza di fare chiarezza è quanto mai urgente – osserva il commissario alla ricostrzuione – non per evitare, come qualcuno potrebbe pensare, che si facciano strada critiche di stampo politico e da toni elettorali, ma per avere la certezza che i cittadini e le imprese conoscano appieno i propri diritti, per poter ripartire con la ricostruzione. Questi territori si riprenderanno solo se tutti, imprenditori, amministratori locali e governo, remeremo nella stessa direzione».

Catia Polidori «Spenti i riflettori sulla commemorazione del primo anniversario, il Governo di sinistra, che non è nemmeno a metà del lavoro di ricostruzione, batte cassa chiedendo il pagamento delle imposte ai terremotati. È indecente! Forza Italia non lo permetterà». Lo dichiara la parlamentare e coordinatrice di Forza Italia in Umbria, l’onorevole Catia Polidori, commentando la notizia della ripresa dal prossimo 16 dicembre della riscossione delle tasse, sospese dal decreto sisma, per i titolari di redditi di impresa, di lavoro autonomo e per gli esercenti di attività agricole. La Polidori prosegue: «Come si può chiedere a persone che hanno perso casa e lavoro e alle quali lo Stato deve ancora assegnare una casetta di far fronte al pagamento delle tasse?! Con quali soldi se non hanno lavorato e quel poco che sono riusciti a racimolare è servito per sopravvivere?! Come si può pensare che i cittadini riescano laddove lo Stato ha fallito e che in così poco tempo ed in un contesto economico notevolmente compromesso, le famiglie e le piccole aziende commerciali, artigianali e turistiche di queste terre martoriate siano in grado di pagare il corrente e in più le rateizzazioni relative alle sospensioni passate?! Pare che le banche siano pronte a concedere prestiti. Così oltre il danno, pure la beffa! La riscossione dei tributi va sospesa come fece il Governo Berlusconi. Non permetteremo che queste persone paghino un solo centesimo!».

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