Sistema imprese Terni: «Saldo resta negativo»

Report sul primo trimestre 2018: perdita di 73 imprese. Giuseppe Flamini: «Difficoltà e incertezza». In arrivo due bandi per digitalizzazione e alternanza scuola-lavoro

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Le nuove imprese sfiorano quota 400, ma dall’altro lato le cessazioni superano le 450. E dunque, in definitiva, nel primo trimestre del 2018 il sistema imprenditoriale a Terni «nel suo complesso non cresce e il tasso resta pertanto negativo. Occorre dunque cautela da parte di chi nutre progetti imprenditoriali: i dati rimandano anche il segnale di una difficoltà e incertezza importante che sta attraversando il nostro territorio nel suo complesso». Sono le parole di Giuseppe Flamini, presidente della Camera di commercio di Terni, nel commentare il report – a cura di Unioncamere-Infocamere, elaborati dall’ufficio informazione economica dell’ente camerale – aggiornato su natalità e mortalità delle imprese in questo primo periodo dell’anno.

Giuseppe Flamini e Giuliana Piandoro

Il trend Nel confronto con lo stesso periodo del 2017 la Camera di commercio evidenzia come siano meno «le imprese che abbassano le saracinesche, ma con un rallentamento delle nuove aperture». Per un trimestre che «tradizionalmente registra un segno meno all’anagrafe delle imprese del sistema camerale (poiché manifesta l’accumularsi di cessazioni contabilizzate a gennaio, ma riferibili in realtà agli ultimi giorni dell’anno precedente, viene specificato) con una perdita di 73 imprese. Lo stesso saldo negativo di dodici mesi fa, anche se meno marcato (al 31 marzo del 2017 il saldo segnava – 118 imprese)». Tra gennaio e marzo infatti si è registrato un ulteriore rallentamento di iscrizioni (385 fino al 31 marzo del 2018, mentre nello stesso periodo dello scorso anno erano state 420) e la contemporanea diminuzione delle cessazioni (458 nel 2018, al I° trimestre 2017 erano state 538).

I tentativi e i bandi Quali soluzioni? Flamini sottolinea che «la Camera di commercio, forse mai come adesso, come in questo difficile periodo, deve lavorare per essere sempre più casa delle imprese. Ci stiamo provando: tra le diverse iniziative anche due nuovi bandi in uscita proprio a maggio: eroghiamo voucher nell’ambito della digitalizzazione delle imprese e dell’alternanza scuola-lavoro».

La Camera di commercio di Terni

Il confronto esteso Il tasso di crescita imprenditoriale al primo trimestre 2018 «risulta negativo dello 0,34% inferiore alla media a livello regionale che registra una contrazione dello 0,53% (nel capoluogo di regione infatti perde lo 0,58% delle imprese, un dato peggiore di oltre il doppio rispetto a una media Italia di -0,25%). In particolare, in Umbria – prosegue la Camera di commercio di Terni – sono state 1.987 le cessazioni nel suo complesso con uno stock regionale che al I trimestre del 2018 segna 94 mila aziende. Male le artigiane che da sole hanno perso 602 imprese, raggiungendo quota 20 mila 739 a livello regionale. Per quanto riguarda i settori, a livello provinciale si evidenzia la contrazione di tutti i settori a cominciare dal commercio che riporta un saldo iscrizioni/cessazioni di -74 unità; il saldo delle costruzioni è -22, dell’agricoltura -14 e delle attività manifatturiere -26. Anche il comparto artigiano chiude il I trimestre 2018 con risultati negativi: il saldo iscrizioni-cessazioni è negativo per 61 unità. Le dinamiche – in conclusione – per forma giuridica evidenziano una buona tenuta per le società di capitali; risultano registrate 5 mila 442 società, che rappresentano il 25% del totale delle imprese della provincia di Terni (125 sono state le iscrizioni e 66 cessazioni nel trimestre)».

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