Sono tre le offerte – una anche di un gruppo internazionale, che appare la più strutturata – che sono state presentate per rilevare il gruppo Firema, che in Umbria ha uno stabilimento a Spello.
La notizia è emersa durante un incontro che Fiom, Fim, Uilm e i rappresentanti delle quattro fabbriche italiane di Firema hanno avuto a Roma con dirigenti del ministero dello sviluppo economico e il commissario della Firema. Un nuovo incontro – secondo quanto ha dichiarato Emanuele De Nicola (Fiom Basilicata), «è gia’ stato fissato per il 23 giugno», mentre comincerà l’esame delle tre proposte da parte del comitato di sorveglianza, del commissario
e dello stesso ministero.
Cautela «Siamo cauti nel giudizio – ha detto De Nicola – ma di sicuro per ora è scongiurato il pericolo del fallimento. Ad ogni modo vogliamo capire i contenuti della proposta che appare la migliore dai punti di vista industriale, della solidità finanziaria e dei livelli occupazionali e salariali. Ci sono i tempi gisti – ha concluso – per non rifare gli errori del passato e per risolvere una situazione per certi aspetti paradossale, se si considera che, ad esempio, lo stabilimento di Tito ha commesse e produce».