Spostamenti fra Comuni a Natale, passa la linea ‘rigorista’

Si va verso concessioni a chi vive i centri con meno di 5 mila abitanti, limitate entro un raggio ben preciso. Forse soltanto a Natale

Condividi questo articolo su

Il passaggio sarà entro i primi giorni della settimana in parlamento, perchè si assuma la responsabilità di una decisione che parte del Governo (come i ministri Speranza, Boccia e Franceschini) non condivide affatto. Prima, ovviamente, dovrà essere rigidamente stabilito cosa concedere in vista del prossimo Natale, dal punto di vista degli spostamenti fra territori italiani. L’auspicio iniziale delle frange più ‘permissive’ dell’esecutivo Conte – giunto peraltro ad uno dei passaggi decisivi della propria storia di Governo – cioè quello di dare il via libera agli spostamenti fra comuni dello stesso territorio regionale, è finito in soffitta come auspicato dall’Istituto superiore di sanità e dal Comitato tecnico scientifico che, guardando a gennaio, immaginano già uno scenario da ‘terza ondata’.

SPECIALE COVID – UMBRIAON

Così gli iniziali entusiasmi – ben rappresentati dal post del ministro Di Maio che chiedeva più spazi alla libertà ‘natalizia’ degli italiani – sono stati presto ricacciati indietro da un’analisi cruda della situazione, che peraltro in questi giorni vede un rallenamento dei numeri legati al Covid – a livello nazionale – più contenuto di quanto si sperava. Così le deroghe natalizie, in attesa di capire anche le modalità tecniche da adottare sul piano legislativo, potrebbero riguardare solo i comuni con meno di 5 mila abitanti e solo entro un raggio di 20 chilometri. Non è escluso, poi, che la concessione – che tanto discutere, ora fa sembrare quasi una ‘stretta’ – riguardi solo i comuni confinanti. Circa i giorni in cui attuarla poi, l’iniziale ipotesi del 25, 26 dicembre e 1° gennaio, potrebbe lasciare spazio a quella – anche qui – ‘restrittiva’ che vede gli spostamenti possibili solo a Natale. Insomma, lo slancio iniziale è stato convogliato solo sui residenti dei piccoli comuni (chi vive nelle città, lì dovrà restare), le cui difficoltà erano da subito emerse con una certa evidenza.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli