Spostamenti fra comuni, si lavora sui dettagli

Dietrofront del Governo rispetto alle misure dell’ultimo Dpcm su Natale, Santo Stefano e capodanno. Si lavora su allentamento generale: le ipotesi. Il premier Conte avvisa

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Il Governo ‘cede’ al pressing di sindaci, Upi e diversi parlamentari sul fronte dei possibili spostamenti in occasione del Natale, di Santo Stefano e del 1° gennaio. Ci si potrà spostare anche fra comuni diversi, a differenza di quanto indicato nell’ultimo Dpcm del 3 dicembre. A dare la notizia è il Corriere della Sera con pezzo a firma di Fiorenza Sarzanini. Una misura, questa in via di adozione, che va incontro alle esigenze soprattutto di coloro che vivono nei piccoli comuni, più penalizzati di altri da quanto precedentemente disposto.

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Partita aperta

Si lavora ancora sui dettagli. Lo si intuisce dalle parole dei ministri Francesco Boccia e Roberto Speranza in quanto c’è necessità di evitare che «possa trasformarsi in un via libera generalizzato». Diverse le ipotesi al vaglio per consentire alle famiglie di trascorrere insieme i giorni di festa: lunedì la presidente del Senato, Elisabetta Casellati, ha convocato la conferenza dei capigruppo per far discutere in aula mercoledì 16 la mozione del centrodestra che, sul tema, prevede l’abolizione della norma. Il via libera agli spostamenti non arriverà con una specifica Faq come ipotizzato in un primo momento.

L’ipotesi

Si sta studiando la possibilità di togliere il divieto di spostamento soltanto per i Comuni con meno di 5 mila abitanti. La norma tuttavia – scrive Il Corriere della Sera – è ritenuta troppo restrittiva e, comunque, creerebbe problemi per effettuare i controlli. In tal senso si sta valutando un allenamento generale con limitazioni a livello provinciale. Altro tema di discussione riguarda il giorno di Natale: deroga limitata solo al 25 lasciando lo stop per Santo Stefano e Capodanno? Difficile, considerando che rischia di essere superata dalla mozione del centrodestra. Con ogni probabilità si arriverà alla modifica con un emendamento al decreto sul Natale o quello riguardante i ristori: potrebbe essere presentato dalla maggioranza entro lunedì.

Le parole di Conte

Il premier Conte ci va con i piedi di piombo e non si sbilancia: «Se il Parlamento, assumendosene tutte le responsabilità, vuole concedere qualche eccezione – ha specificato nella conferenza stampa al termine del Consiglio europeo di Bruxelles – per i Comuni più piccoli ci sarà un confronto. Il Parlamento è sovrano. Qualsiasi misura che possa essere un’eccezione va assunta con grande cautela, se salta l’impianto complessivo rischiamo di scatenare una terza ondata di contagio».

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