Stella Michelin a L’Acciuga: è la prima volta per la città di Perugia

Nel capoluogo c’erano stati chef stellati, ma mai un locale era stato premiato col prestigioso riconosciumento della guida

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Mai nessun locale nella storia di Perugia aveva conseguito la ‘Stella Michelin’, il prestigioso riconoscimento della guida più famosa del mondo. Ci è riuscito L’Acciuga di via Settevalli, dove lavora lo chef Marco Lagrimino L’annuncio nella serata di martedì.

«Siamo senza fiato»

«Emozione, gioia infinita, commozione – si legge sulla pagina ufficiale del ristorante perugino – siamo ancora senza fiato. Grazie, un riconoscimento bellissimo da condividere con tutti voi, che ci scegliete ogni volta e a cui vogliamo dedicare il meglio di ciò che siamo e facciamo».

LA SCHEDA DE L’ACCIUGA SUL SITO DELLA GUIDA

«Una sorpresa in una zona commerciale insospettabile»

«Come va di moda oggi – si legge sul sito Michelin – la carta si riduce più che mai ad un elenco di prodotti: neppure le proposizioni né gli articoli sono ammessi! “Uovo, pecorino e tartufo”, l’antipasto è una delle proposte in cui il territorio si esprime con maggiore evidenza; al centro un tuorlo cotto a 65°, terra di porcini, sopra una soffice spuma di pecorino, infine del tartufo nero grattugiato (non il pregiato, ma l’uncinato) ottimo, in particolare per gli equilibri del grasso, amaro e piccante. Il resto non ve lo raccontiamo, perché l’invito è a provarlo di persona. In una zona commerciale e periferica, difficilmente si sospetterebbe la presenza di un ristorante gourmet, all’interno – tuttavia – tutto cambia. La sala originale e luminosa ruota intorno alla cucina a vista, mentre i piatti esprimono un’incantevole sintesi tra le esperienze internazionali del cuoco e diversi ingredienti locali, sebbene non manchino ricette anche a base di pesce. Buona selezione di vini, soprattutto naturali e biodinamici».

Un locale giovane, creato da giovani

L’Acciuga è un ristorante relativamente giovane che si trova alle porte del centro di Perugia: è stato fondato da Luca Caputo, Giovanni Caputo e Simone Farinelli, giovani imprenditori perugini noti per la catena ‘Testone’, specializzata nella valorizzazione della torta al testo umbra.

Lo chef Marco Lagrimino

Giovane e della zona anche lo chef: Marco Lagrimino ha 36 anni, originario del viterbese ma con esperienze in mezza Europa: dalla Germania a Londra, nella cucina di Nobu a Berkeley Street, dove ha imparato la filosofia della cucina fusion tra oriente e occidente; poi da Sketch, uno dei locali di Pierre Gagnaire, dove apprende i segreti del pesce; poi Heston Blumenthal, nel suo ristorante tradizionale inglese Dinner, infine è la volta di Anna Hansen nel suo Modern Pantry, come suo sous chef. In Italia lavora con Vito Mollica al Four Seasons ed Entiana Osmenzeza al Gurdulù, prima di aprire il suo Momio a Firenze, che lo farà conoscere alla critica; per poi passare alla gestione della parte gastronomica del Castello di Volpaia (Osteria, Forno e Agriturismo), nel Chianti Classico.

L’UMBRIA SULLA GUIDA MICHELIN

Il giorno prima la Forchetta del Gambero Rosso

Marco Lagrimino de L’Acciuga

Appena il giorno prima, c’erano stati altri festeggiamenti nel locale di via Settevalli: era infatti arrivata la notizia che il Gambero Rosso aveva conferito a L’Acciuga una ‘Forchetta’, inserendo il ristorante perugino nella storica guida.

Ora sono tre gli stellati umbri

L’Acciuga di Perugia si aggiunge a Casa Vissani di Baschi e Vespasia di Norcia, confermati con una stella. Ma ci sono tante segnalazioni. Cinque i Bib Gourmand: La Locanda del Capitano (Montone), L’Acquario (Castiglione del Lago), Perbacco (Cannara), Da Gregorio (Morrano Nuovo), Il Tempio del Gusto (Spoleto).

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