‘Strisce blu’ e multe: «Chi le fa?»

Rinascita socialista: «Chi sta incassando oggi i soldi dei parcometri?»

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Lo spunto, dice Andrea Fabbri, segretario regionale di Rinascita socialista Rdl, «l’ho avuto da alcuni post pubblicati in Facebook e che ripropongono la necessità di fare definitiva chiarezza sulla questione ‘strisce blu’ a Terni».

Le multe I cittadini, dice Fabbri, «continuano a pagare la sosta a pagamento di superficie e dei parcheggi interrati e vengono anche multati, nel caso degli stalli in superficie, qualora non espongano il tagliando o sforino il tempo di sosta acquistato. Addirittura vengono multati pure se hanno pagato e il tagliando è comunque esposto sul parabrezza benché leggermente girato in verticale anziché essere del tutto orizzontale. Ma vengono multati da chi? E perché? Cioè: a quale titolo?».

La contestazione Secondo il segretario di Rinascita socialista «nella delibera di giunta del Comune di Terni numero 69 del 6 marzo 2015, che tra le altre cose richiama una precedente delibera del 30 giugno 2014 di pari contenuto specifico, viene ribadita l’illegittimità del conferimento del servizio di gestione dei parcheggi di superficie alla società Atc Parcheggi e di conseguenza alla sua controllata Atc Servizi Spa. Nella delibera 69/2015 si legge testualmente ‘che la gestione dei parcheggi di superficie attuata attraverso la società partecipata indiretta Atc Parcheggi Srl non è conforme ai modelli comunitari’. E ancora, nel dispositivo: delibera di ‘b2) Per la società Atc servizi Spa e sua controllata 100% Atc parcheggi essendo stato loro revocato l’affidamento della gestione dell’aviosuperficie e la gestione dei parcheggi a pagamento..’ porre le due società in liquidazione.

L’interrogativo Alla luce di ciò Andrea Fabbri si chiede, allora, «chi sta incassando oggi i soldi dei parcometri? Se nella delibera del 6 marzo 2015 è scritto che è stato revocato l’affidamento ad Atc Parcheggi, chi ha multato i cittadini in data 10 marzo? Queste multe devono essere pagate? Sono legittime? Si può adombrare un possibile danno erariale per il Comune di Terni in caso di ricorsi dei cittadini?».

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