di Rosaria Parrilla
Associazioni di volontariato e laboratori creativi per anziani a rischio tagli. È la preoccupazione lanciata, in una sala dei Notari gremita, dalla tre sigle sindacati Spi Cgil, Fnp Cisl e Uil pensionati. Un allarme contro i tagli dell’amministrazione comunale che andrebbero ad incidere sulle attività dei centri socio culturali e non solo. Ma l’assessore comunale ai servizi sociali, Edi Cicchi, rassicura: «Non ci saranno tagli lineari al welfare. Gli anziani sono una vera risorsa per la nostra società ». E se da una parte ascolta le paure del mondo associazionistico, dall’altro fa un preciso invito: «Anche loro devono imparare a fare progettazione europea per reperire i fondi, come ormai fanno tutti». La discussione è sempre quella, un vero e proprio mantra ormai, la mancanza di risorse pubbliche.
L’incontro È stato un modo anche per discutere del ruolo delle associazioni di volontariato e dei circoli ricreativi, funzionale alla tenuta del welfare per l’intera collettività , che tanto si prodigano per assicurare attività di laboratorio (musica, ginnastica, canto, pittura) agli anziani. Un contributo che spesso arriva dove le istituzioni sono carenti e per questo è stata proposta la costituzione di una Consulta permanente tra l’amministrazione comunale, i sindacati, le associazioni di volontariato e i centri socio-culturali. Il Comune, secondo il sindacato, sarebbe pronto a tagliare i fondi del Coordinamento centri socio culturali, destinati ai 24 circoli di Perugia, con il rischio che venga a mancare «un servizio importante – spiega Elvia Ricci, segretario provinciale Spi Cgil – a vantaggio dell’invecchiamento attivo».
Un ‘problema’ di comunicazione Per Riccardo Marchesi, responsabile del centro sociale culturale di Castel del Piano, si tratterebbe solo di una mancata comunicazione tra il Coordinamento e l’amministrazione comunale, incredulo che l’assessore Cicchi possa davvero pensare a tagliare risorse così importanti per il settore. Si parla di 60 mila euro che potrebbero arrivare a circa 20 mila. «Se le cose stanno così, si potrebbe creare una situazione spiacevole – ha spiegato Marchesi -. Molti circoli non sarebbero più in grado di offrire le attività ricreative e addirittura qualcuno rischierebbe la chiusura». Dal canto suo, l’assessore Cicchi, ricorda la sua provenienza: «Vengo da questo mondo, conosco l’importanza che gli anziani ricoprono nella nostra società , anche nel trasmettere le nostre radici in una società sempre più multietnica e multiculturale».
Preoccupazione prematura «Però non mettiamo il carro davanti ai buoi – aggiunge l’assessore -. Le risorse destinate all’invecchiamento attivo saranno messe a disposizione per questo. Ma rispetto al passato saranno destinate a tutte le associazioni. Se proprio di tagli vogliamo parlare non sono di questa amministrazione – conclude Cicchi -. Per il sociale c’erano circa 13 milioni di euro nel 2010 e nel 2014 circa 10 milioni». Al dibattito sono intervenute anche le associazioni di volontariato Auser, Anteas e Ada e la vicepresidente della Regione Carla Casciari. Prossimo incontro in Comune con i sindacati, il 23 aprile.
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