Tariffe servizio idrico in Umbria, tempo di aggiornamento: Auri si affida alla REA srl

Via libera all’attività di supporto per trovare la quadra: coinvolge Umbra Acque, Sii e Vus su input Arera. Rischio aumenti

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di S.F.

L’aggiornamento delle tariffe del servizio idrico integrato – in Umbria ci sono Umbra Acque SpA, Sii Scpa e Vus SpA per i vari territori – per il biennio 2022/2023. Per l’Auri è tempo di accelerare per chiudere la quadra sulla base delle indicazioni Arera e allora ecco che scatta l’affidamento da 15.250 euro per l’attività di supporto alla Reliable energy advisor srl di Bologna. Focus in prima battuta sulle proposte tariffarie e il Pef.

Il passaggio tecnico

Tutto rientra nell’ambito del metodo tariffario Mti 3 (relativo a dati di bilancio 2018, ora si passerà al 2020) approvato da Arera  il 27 dicembre 2019 per il periodo 2020-2023. A metà di questo periodo è previsto un aggiornamento della tariffa sulla base di nuove situazione – sempre che ci siano, in questo caso sì – intervenute nel corso del tempo: per questo modo l’Auri si è affida alla società bolognese per le azioni propedeutiche per le proposte tariffarie 2022 e 2023 dei tre gestori umbri. Un mero adempimento tecnico per la rideterminazione delle tariffe del servizio idrico che, tuttavia, potrebbe portare a degli aumenti. Ma questo si vedrà in un secondo momento.

C’è il Tar di mezzo. L’obiettivo Auri

Sui criteri d’aggiornamento imposti da Arera – come ad esempio Cam SpA, con tanto di ricorso al Tar Lombardia e ordinanza a favore – c’è già chi ha alzato gli scudi. L’Autorità nazionale è stata così costretta ad avviare un riesame come richiesto dal Tribunale amministrativo regionale. Motivo? La considerazione della «straordinaria e documentata entità dei rincari dei costi energetici». In tutto ciò l’Auri prende atto e affida l’attività di supporto con un obiettivo: «Omogeneizzare le soluzioni tariffarie per quanto possibile». Calcoli, controlli, check degli investimenti e validazione in arrivo. Al momento il termine ultimo per l’invio delle proposte tariffarie è fissato al 30 aprile ma, con ogni probabilità, ci sarà una proroga di almeno un mese.

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