
Stavolta almeno un paio ne hanno salvate, ma altre sono ancora lì. Nel laghetto del Caos, a Terni. Dopo l’episodio di gennaio – allora i due esemplari di testuggine erano letteralmente morti di freddo – le guardie zoofile di Terni sono intervenute di nuovo «su segnalazione di un cittadino – racconta il coordinatore provinciale, Cristiano Romiti – che ha scorto gli animali in mezzo all’immondizia che riempie il laghetto».
Recuperate Due esemplari sono stati recuperati, ma racconta Romiti, «gli altri quattro non siamo riusciti a raggiungerli ed abbiamo quindi imposto al gestore della struttura di abbassare il livello dell’acqua, così da poter scendere, nella giornata di giovedì, è provvedere al loro prelievo. Potrebbe essere anche l’occasione – dice – anche per dare una pulita a quello scempio».

I rifiuti Già , perché la situazione di quello che dovrebbe essere un elemento di ‘arredo urbano di pregio’, è sempre quella più volte denunciata: con la superficie ricoperta di rifiuti di ogni genere e con le erbacce che fanno somigliare quello che nelle intenzioni era un laghetto urbano, in una specie di palude equatoriale: «Anche questo è un problema più volte segnalato – insiste il coordinatore delle guardie zoofile – ma non mi sembra che i risultati siano quelli sperati».
A chi tocca? Già a gennaio, come si ricorderà , era infatti emerso il problema delle responsabilità : «Il gestore ci aveva detto che di queste cose si deve occupare il Comune di Terni e che loro non sono responsabili di quello che le gente butta nel laghetto. Mentre in Comune avevamo fatto presente che senza un’adeguata protezione, episodi del genere si sarebbe ripetuti e purtroppo ne abbiamo avuta la conferma».