Ternana a De Canio: «Ci mette la faccia»

Tocca al 60enne di Matera – legame fino al 2021 – sostituire Mariani e tentare la disperata rimonta. Bandecchi: «C’è anche un ‘patto’ per la A». Spuntano Calil e Bianchi

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«Luigi De Canio si è preso la briga di metterci la faccia, in un contesto non facile. E il suo progetto è simile al mio: per lui c’è un contratto triennale, scadenza giugno 201 – stagione attuale più le tre successive – e, in caso di mancata salvezza, è pronto a far tornare in B la Ternana. Si apre un capitolo nuovo e sono convinto che non sia tardivo». Stefano Bandecchi di nuovo a Terni e questa volta per un cambio allenatore: il 60enne di Matera entra in corsa per tentare di risolvere la disperata situazione rossoverde. Sostituisce Ferruccio Mariani, rientrato alla ‘Primavera’ dopo le tre sconfitte con Cesena, Virtus Entella e Brescia: «Un grande uomo d’azienda, lo ringrazio perché ha subito angherie in silenzio e spero che i tifosi lo capiscano meglio in futuro. Gli è stato preparato questo terreno e lo sapevamo». 

BANDECCHI ANNUNCIA IL NUOVO TECNICO: «CONTRATTO TRIENNALE» – VIDEO

Luigi De Canio (foto mondoudinese.it)

De Canio torna in B a otto anni dall’esperienza di Lecce, quindi – in tempi più recenti – avventure in A con Genoa, Catania e Udinese; l’ultima panchina risale al 15 maggio 2016 nella sconfitta casalinga dei friulani con il Carpi, ora ad attenderlo c’è la già fondamentale sfida di sabato pomeriggio con il Bari. Con lui non ci sarà uno dei vice della sua lunga carriera, Giovanni Pagliari (fratello dell’attuale tecnico del Gubbio, Dino): «Sono – le parole rilasciate a Grifotube – troppo innamorato  del ‘Grifo’ per accettare questa opportunità. Ho ringraziato Gigi per la chiamata, ma ho vestito la casacca del Perugia, sono stato allenatore e le mie foto sono nel museo del Grifo. Se avessi accettato sarei andato contro la mia storia e avrei deluso i tanti amici e tifosi perugini che mi vogliono bene e mi stimano. Non ho nulla contro la Ternana, anzi, a Terni vive da tanti anni mio fratello Dino, ma la mia scelta di non seguire Gigi – ha concluso – è una scelta dettata dal cuore e al cuore non si comanda. Forse ho perso un’opportunita, ma mi sento a posto così». Sul tema parlerà in forma scherzosa anche Bandecchi: «Stiamo cercando svincolati, ad eccezione di quelli legati al Perugia», il commento ironico. In merito allo staff tecnico il ‘patron’ di via della Bardesca ha annunciato che insieme al lucano ci saranno due persone, seppur non è escluso che sia confermato qualche membro del gruppo attuale.

MARIANI SALUTA DOPO SOLI TRE INCONTRI. LA ROADMAP TRA TERNANA E COMUNE PER I DEBITI CANONE LIBERATI

Bandecchi, incontro pacifico con alcuni tifosi al termine della conferenza

«Abbiamo lo stesso progetto». Il ‘patto’ per la A «Il suo progetto – ha detto Bandecchi riferendosi a De Canio – è molto simile al mio. Siamo di fronte a una persona che, nel caso di retrocessione, è disposta a riportare la Ternana in serie B. Mi aspetto un cambio di marcia dai nostri giocatori ora che c’è un allenatore di prestigio: è stata la nostra prima scelta e non potevamo arrivarci dopo due secondi, è chiaro. Mi interessava avere una persona professionalmente matura e mi dicono sia stato felice nello sceglierci perché siamo una società ‘normale’: il nuovo tecnico ha chiesto e noi abbiamo dato, non è che viene gratis. Si tratta di un uomo molto intelligente, che magari poteva avere la chance di andare in serie A e invece è qui». Poi Bandecchi riflette un attimo – i precedenti non sono buoni, eufemismo – e poi spara: «Nella sfida triennale c’è anche un ‘patto’ per la serie A». Risegniamo. Intanto l’imprenditore toscano fa sapere che «con il Bari non ci sarò, perché quando ho visto il match allo stadio al massimo abbiamo pareggiato». C’è della scaramanzia insomma.

BANDECCHI DIFENDE MARIANI: «MESSO IN CONDIZIONE ALLUCINANTE, GLI ERA STATO PREPARATO IL TERRITORIO»

Ferruccio Mariani

Il ‘congedo’ di Mariani e la critica: «Messo in una condizione allucinante» Bandecchi però ci tiene a dedicare qualche minuto a Mariani. E lo fa ricordando i problemi ambientali che hanno circondato il tecnico di Acilia: «Per una parte della tifoseria era diventata una cosa mostruosa. Invece ci ha permesso – l’elogio – di ragionare puntando all’obiettivo più alto che avevamo, ovvero prendere un allenatore che non venisse qua per tre-quattro mesi: mi fa piacere che abbia accettato di allenare la nostra ‘Primavera’ perché crediamo molto in lui come uomo d’azienda. Quando è stato chiamato gli abbiamo detto che ci stavamo guardando intorno per trovare un nome prestigioso, avvisandolo del fatto che sarebbe stato contestato da tutto il mondo perché sapevamo del territorio che gli era stato preparato. Lui – attacca – è stato messo in una condizione allucinante, ma ha fatto questo sforzo. Spero che nel tempo lo guardi con più attenzione e lo capisca meglio, sono state dette grandi bugie», l’invito finale.

Gianluca Fabi e Stefano Ranucci

Il mercato e gli errori La ‘finestra’ per le acquisizioni di svincolati termina tra una settimana. Inevitabile chiedere un aggiornamento rispetto all’ultimo passaggio cittadino: «Stiamo lavorando, dopo aver commesso degli errori, per il bene della Ternana. Vorrei che i tifosi lo capissero. Ho già fatto degli sbagli e di certo non voglio continuare a farli: voglio salvarmi io perché la Ternana sono anche io. Per quel che concerne – ha spiegato Bandecchi – gli svincolati c’è una situazione che ci sta particolarmente convincendo e ci sono situazioni gradite a De Canio, agiremo. Basta credere alle leggende del mancato acquisto di giocatori per 55 mila euro. Se ci sono delle opportunità le chiuderemo, la tifoseria è giusto che sia rispettata». Gli ultimi rumours di mercato conducono all’ex Varese e Salernitana Caetano Calil e a Rolando Bianchi: arrivano conferme su quest’ultimo fronte, seppur la priorità resti la difesa.

Stefano Ranucci

Le condizioni di Ranucci e la rissa tra ternani e fiorentini Bandecchi al solito spazia tra delucidazioni sugli sviluppi in corso e battute – particolarmente attivo sul lato Perugia mercoledì – di vario genere. Il volto però si fa serio quando c’è l’accenno al lavoro di Stefano Ranucci: «Decisione condivisa da tutti, ma la parte conclusiva è tutta la sua e ha fatto bene. Deve essere operato alla gamba e anche d’urgenza, per colpa di tutte queste situazioni sta ritardando e non va bene: rischia di perderla o comunque di averla più corta di sedici centimetri. La situazione non è bella. Nella sua testa vuole attendere la fine del campionato e gli ho detto di no: spetterà a me essere più presente perché dovrà stare fermo a letto 45 giorni e, complessivamente, sarà assente per un paio di mesi». Breve accenno anche alla scazzottata – i supporter viola erano diretti a Bergamo – che ha coinvolto gruppi di tifosi domenica scorsa tra Mantova e Verona: «Perché – chiede a microfoni spenti all’inizio – lo hanno fatto? Sono stupidaggini e non devono accadere. Evitiamole. Mi spiace perché si crea una situazione non simpatica per i ragazzi coinvolti». Sul caso stanno procedendo cinque questure: Terni, Brescia (Digos), Bergamo, Firenze e Verona.

Incontro pacifico Prima di rimettersi in viaggio verso Roma, Bandecchi si è fermato a colloquiare per una decina di minuti con un gruppo di supporter. Questa volta niente momenti di tensione o accuse varie: «Ho fatto – ha risposto a chi lo ha complimentato per aver fatto un atto ‘degno del suo sogno di massima serie’ –  il primo passo, ora mancano gli altri. Ho fatto una mossa degna di Terni e spero che venga premiata: ormai ho capito l’anima di questa tifoseria e della squadra, ma per seguire il mio sogno devo iniziare a vincere qualche partita. Mi sono stufato di perdere». Sotto con De Canio.

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